Visitare i giardini di Highgrove è un sogno che coltivo da molto tempo e quest’anno stava per diventare realtà, ma purtroppo non sarà così. In questi giorni così difficili per tutti un viaggio attraverso la bellezza di questo luogo magico creato da un principe appassionato di natura e giardinaggio, forse può aiutarci a immaginare un futuro finalmente sereno.
“Per raggiungere un senso di armonia, ho lavorato con varie persone le cui capacità professionali ammiro per fondere le arti dell’immaginazione e dell’architettura in quello che, spero, è diventato gradualmente un giardino che delizia l’occhio, riscalda il cuore e nutre l’anima”.
Carlo, principe di Galles
Highgrove House, la residenza di campagna del principe di Galles nel Gloucestershire, è un edificio relativamente modesto ma qui il futuro re ha creato il suo personale paradiso in terra. Accanto alla dimora, costruita fra il 1796 e il 1798 su progetto dell’architetto Anthony Keck, l’erede al trono ha realizzato uno splendido giardino che egli stesso ha definito «l’espressione fisica di una filosofia personale».
La dimora di epoca georgiana si trova nei pressi del villaggio di Tetbury in una delle zone più belle delle celebri Cotswolds, ed è stata costruita per un possidente locale John Paul, discendente di una famiglia ugonotta emigrata dalla Francia. La proprietà resta nella famiglia Paul fino al 1860, però già dieci anni prima un incendio aveva ucciso la nipote dei proprietari e gravemente danneggiato molte stanze. Nel 1864 l’avvocato William Yatman acquista la proprietà dove vive no al 1893 quando un ennesimo incendio, molto più grave del precedente, distrugge completamente gli interni e danneggia la facciata ovest. La dimora viene restaurata nel 1894 dal nuovo proprietario Arthur Mitchell; dopo la Seconda guerra mondiale i Mitchell vendono Highgrove al colonnello Gwyn Morgan.
Nel 1956 il parlamentare Maurice MacMillan (figlio del Primo ministro conservatore Harold) rileva la proprietà che però, nel 1980, torna sul mercato immobiliare. All’epoca il principe Carlo sta cercando una casa di campagna non troppo lontana da Londra quindi il Ducato di Cornovaglia (il trust da cui derivano tutte le rendite dell’erede al trono e che gestisce i suoi beni) ne valuta l’acquisto. La tenuta, circondata da 140 ettari di terreni agricoli e di boschi, piace molto al principe; fra l’altro si trova a 120 miglia da Londra, non è lontana da Gatcombe Park, la residenza di campagna della principessa Anna ed è situata all’interno del territorio di caccia del duca di Beaufort.
L’affare, concluso velocemente per circa 750.000 sterline, rilancia le speculazioni della stampa su un prossimo matrimonio del principe il quale, all’epoca, ha iniziato a frequentare la giovane Lady Diana Spencer. Infatti Highgrove, che si trova in una delle zone più alla moda del Regno Unito, potrebbe diventare la perfetta casa di campagna di campagna per una giovane coppia e gli eventuali bambini. La dimora, infatti, grande ma non immensa, è suddivisa su tre piani e ha quattro saloni, nove camere da letto, una nursery e una zona riservata al personale. Gli esterni sono piuttosto sobri ma nel 1988 il principe li farà rinnovare inserendo una balaustra, un frontone e dei pilastri in stile neoclassico ornati con lo stemma del Galles; in quello stesso periodo vengono ampliati gli annessi per la servitù. Ambientalista convinto e acceso sostenitore delle energie rinnovabili, il principe fa installare pannelli solari, una caldaia a pellet e una fogna biologica fatta con le canne.
I principi di Galles si trasferiscono nella loro nuova casa di campagna nell’autunno del 1981 e l’estate successiva possono usare la piscina, dono di nozze dell’esercito britannico, ma non saranno mai felici in questa casa. In un certo senso Highgrove rappresenta materialmente la totale incompatibilità di carattere fra Carlo e Diana. Con pazienza e tenacia Carlo riesce a trasformare la tenuta nel suo giardino dell’Eden, ma Diana, che adora Londra e la vita movimentata della città, detesta trascorrere il fine settimana rinchiusa in questa vecchia dimora georgiana, circondata dai campi. Nel silenzio umido di Highgrove, mentre il marito semina erbe aromatiche, pota le rose, coltiva il suo orto biologico, va a cavallo oppure si dedica alla pittura ad acquerello, la principessa di Galles si annoia a morte. Neanche la presenza degli amici l’aiuta a superare l’idiosincrasia per questo paradiso terrestre in versione Cotswolds; anzi se possibile Diana ancor più della casa odia i suoi abituali frequentatori, tutti amici intimi del principe, che lei trova noiosissimi e chiama la «cricca di Highgrove». Come se non bastasse Camilla Parker Bowles vive a Middlewick House nel Wiltshire, cioè a sole diciassette miglia dalla dimora dell’erede al trono.
In poco tempo la residenza di campagna diventa uno dei tanti motivi di litigio per questa coppia male assortita e profondamente infelice; persino l’arredamento alla moda voluto da Diana è un causa di profonde discordie visto che Carlo lo trova poco adatto ai sobri interni georgiani della magione.
La coppia trascorre qui pochi momenti sereni e la principessa si confiderà malauguratamente con la governante Wendy Berry, la quale riporterà tutto fedelmente nel suo libro di memorie. «Onestamente – spiega Diana alla Berry – non posso dire che si tratti di una posizione invidiabile. Piove sempre e può essere un posto di una noia mortale. Il fatto è che ai bambini piace molto e io ci vado per loro; è importante che abbiano un luogo che amano dove trascorrere il ne settimana».
La Berry riferisce anche le incoerenze della principessa, un datore di lavoro molto difficile: «Un giorno ti ringrazia per un lavoretto da niente e la volta dopo, quando davvero ti sei data da fare per accontentarla, è capace di coprirti di insulti». Una grande differenza, dice la ex governante, con la sovrana che è «educatissima, gentile e dimostra sempre una grande lealtà nei confronti del personale». Negli anni i domestici assistono a scene di gelosia, liti furiose, pianti disperati, ma nessuno sa che tutto questo si trasforma in drammatici attacchi di bulimia. Quando è stressata e infelice Diana mangia no a scoppiare, poi si rifugia nella sua camera e vomita di nascosto in bagno.
Ad Highgrove la principessa di Galles è sempre più spesso sull’orlo di una crisi di nervi. Le scenate sono all’ordine giorno sia in privato che in pubblico; un amico del principe racconta che un giorno mentre gli ospiti si preparano a una battuta di caccia nella tenuta, Diana compare come una furia accusando il marito di essere un egoista insensibile. Quando la famosa paesaggista inglese Rosemary Verey arriva in visita, il principe chiede a un domestico di avvisare la moglie ma la principessa, la quale evidentemente non ha voglia di parlare del giardino, si limita ad aprire la finestra della sua camera da letto e a urlare «fottiti».
Fra una lite e l’altra c’è anche qualche sprazzo raro di felicità: le sere accanto al fuoco, i giochi e le feste con i bambini. Intorno al 1986 Diana chiede al marito di vendere la proprietà ma Carlo ovviamente rifiuta e lei passerà sempre meno tempo in campagna.
Secondo Tina Brown proprio ad Highgrove inizia la breve e intensa relazione di Diana con la sua guardia del corpo Barry Mannakee e molto probabilmente la principessa ha portato qui anche James Hewitt, l’uffciale delle Life Guards con cui ha una lunga storia. Sempre la Brown riferisce anche un episodio avvenuto nell’estate del 1988 in occasione del settimo anniversario delle nozze quando la coppia è già abbondantemente ai ferri corti. Al suo arrivo ad Highgrove per il weekend, Diana trova ad accoglierla un enorme mazzo di rose selvatiche e quel gesto sembra riaccendere qualche sprazzo di speranza, ma alcune settimane dopo arriva un’altra delusione. Una domenica sera Diana saluta il marito e sale in macchina con i gli per tornare a Londra poi, fatto qualche chilometro, chiede alla guardia del corpo Ken Wharfe di fare dietrofront: lungo il vialetto d’ingresso è parcheggiata l’auto di Camilla, una conferma di quanto la principessa sospetta da tempo.
Nel 1990, quando Carlo si frattura una spalla giocando a polo e deve essere sottoposto a tre interventi e a una lunga riabilitazione, Diana è presente solo formalmente all’uscita dell’ospedale; ad Highgrove, dove il principe trascorre la convalescenza, c’è Camilla ad occuparsi di lui.
I giardini della dimora sono stati però lo sfondo idilliaco per alcune belle immagini di Diana con i suoi bambini ritratti mentre giocano e vanno a cavallo e anche all’ultima foto ufficiale del principe e della principessa di Galles insieme ai loro figli.
Nell’estate del 1991 Lord Snowdon, ex marito della principessa Margaret e famoso fotografo molto apprezzato dalla royal family, immortala Carlo, Diana, William e Harry seduti sotto alle fronde di un albero del parco davanti a un sontuoso pic nic. La serenità della coppia è solo apparente nonostante la scelta di evidenziare il contatto fisico fra tutti i personaggi presenti. In quella foto Diana, che notoriamente non ama andare a cavallo, indossa stranamente dei pantaloni da equitazione. All’epoca la scelta passa quasi inosservata, ma in realtà, quasi certamente, si tratta di un messaggio in codice per l’uomo amato, l’ufficiale di cavalleria James Hewitt.
La casa non ha nulla di regale, è piuttosto un luogo appartato perfetto per un gentiluomo di campagna che ama la natura e il giardinaggio.
Infatti l’aspetto più affascinante di Highgrove non è certo l’edificio, simile a molte altre della campagna inglese e anzi abbastanza modesto e senza particolare interesse architettonico, ma il giardino creato dal principe con l’aiuto e la consulenza di importanti paesaggisti britannici fra cui Miriam Rothschild, Lady Salisbury e Rosermary Verey. Nel corso degli anni Carlo trasforma un intrico di rovi, un prato desolato e uno stagno quadrato in un luogo magico, selvaggio e sorprendente, attraversato da pergolati carichi di piante e sentieri profumati da ori ed erbe.
Intorno alla casa ci sono una serie di spazi distinti ognuno con caratteristiche diverse e particolari: un giardino selvatico, un giardino formale e un orto, mentre nell’intera proprietà verranno piantumati moltissimi alberi fra cui una collezione di faggi. In un libro dedicato al suo giardino l’erede al trono chiarisce che il suo obiettivo principale è quello di «guarire i danni spaventosi che sono stati fatti al suolo, al paesaggio e alle nostre anime».
Dopo aver completamente risanato i terreni agricoli della tenuta, nel 1985, il principe ereditario avvia nella sua tenuta le coltivazioni biologiche; la trasformazione viene portata a compimento nel 1996. Inizialmente considerato un visionario, nel corso degli anni Carlo dimostra invece una grande lungimiranza e oggi la fattoria di Highgrove è un vero e proprio modello ed esempio per l’agricoltura sostenibile.
I giardini di Highgrove possono essere visitati in alcuni periodi dell’anno con tour guidati.
Tutte le info qui —> www.highgrovegardens.com
Il racconto di chi c’è stato davvero —> Highgrove secondo @DonnaìBianca
Highgrove: numeri, curiosità e segreti del giardino reale.
Copyrigh foto sito ufficiale di Highgrove
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2 Commenti
Non siamo nelle condizioni di poter giudicare il Carlo uomo ma indubbiamente possiamo apprezzare il Carlo principe e purtroppo avremmo poco tempo per considerare il Carlo re.
Come principe ha saputo fornire una figura di spessore e di indiscusse capacità come dimostrato in questo articolo ma anche di un certo pragmatismo .
Carlo mi ricorda alcuni suoi omologhi , da nonno Edoardo VII a Federico III di Germania e Rodolfo d’Asburgo che sono lungamente vissuti all’ombra di genitori dai regni che a loro modo hanno costituito un’epoca : purtroppo per loro, e forse per la Storia, le loro idee, innovazioni e modi di pensare e vedere il mondo hanno dovuto sottostare ai doveri di essere eredi.
Il momento per alcuni di loro è arrivato troppo tardi e per chi non è riuscito ad attendere, come Rodolfo , le conseguenza sono state tragiche per lui, la famiglia e per la dinastia.
Tra brexit ed emergenza sanitaria , mi spiace per @Marina, ma non credo che una visita per noi italiani a a Hoghgrove possa essere organizzata a breve.
Buongiorno a tutti, che bello tornare a scrivere e a commentare……… in questo momento così difficile, ogni tanto evadere, almeno sognando, fa bene.
Sono stato a Highgrove, un paio d’anni fa, che dire, per me che sono un convinto sostenitore del biologico e del ecologico, un paradiso. Il principe, ha creato un luogo, dove la natura, sapientemente indirizzata, permette di vivere. Visita illuminante.
Grazie Marina per le tue dirette istagram, turnando al discorso iniziale, mi fanno evadere da tutto questo. Oltre al fatto, che sei una persona piacevolissima da ascoltare.
Mau