Akihito abdica. L’addio dell’imperatore del Giappone

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Akihito abdica e, a quanto pare, cercherà di farlo sapere proprio oggi, 8 agosto. L’imperatore del Giappone non lo lo potrà annunciare apertamente e ufficialmente in quanto la Costituzione non solo gli impedisce di affrontare temi legati alla politica e agli affari di Stato, ma non contempla questa possibilità. L’ottantaduenne Akihito, stanco e molto provato da una serie di problemi di salute succedutesi negli ultimi anni, sembra comunque molto deciso e vorrebbe ritirarsi a vita privata lasciando la corona al figlio maggiore Naruhito.

Il testo del discorso dell’imperatore, registrato e diffuso oggi dalla televisione giapponese, lo trovate qua.

Akihito non ha parlato apertamente di abdicazione ma ha detto di non essere certo di poter assolvere ai suoi obblighi a causa dell’età. Il Primo ministro dal canto suo ha fatto sapere che si dovrà iniziare a ragionare sulla questione. Qua il reportage del corrispondente di Repubblica Giampaolo Visetti.

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Il futuro imperatore insieme ai genitori il giorno delle nozze con Michiko Skoda

Insomma, forte dell’esempio dei colleghi europei, anche Akihito abdica ma a differenza di quanto accaduto in Belgio, nei Paesi Bassi e in Spagna il processo non sarà né così semplice, né così lineare. E in Giappone sono in parecchi a non essere d’accordo con questa scelta che allontanerà dalla vita pubblica un uomo stimato ed apprezzato.

Akihito è nato a Tokyo il 23 dicembre 1933, figlio dell’imperatore Hirohito e dell’imperatrice Nagako ed è stato il primo sovrano giapponese a salire al trono, nel 1989, senza le prerogative imperiali a cui il padre aveva rinunciato nel 1946. Il futuro imperatore riceve una educazione di stampo occidentale grazie a una istitutrice americana Elizabeth Gray Vining che non solo gli insegna l’inglese ma gli fa scoprire la letteratura in quella lingua. Akihito resterà sempre molto legato alla sua insegnante con la quale corrisponde per tutta vita e va spesso a trovare negli Usa; Elizabeth fra l’altro sarà la sola occidentale ad essere invitata al suo matrimonio. Nel 1952 Elizabeth Gray Vining scriverà un libro sulla sua esperienza alla corte del crisantemo – “Windows for the Crown Prince” in cui parla della trasformazione del giovane principe, inizialmente un ragazzino rigido e chiuso che diventa un adolescente sereno, aperto al mondo e alle idee liberali.

La formazione politica di Akihito viene affidata a Shinzō Koizumi, un economista liberale grande ammiratore della monarchia inglese e in particolare di re Giorgio V. Koizumi vuole fare del giovane erede il vero e proprio simbolo della modernizzazione della famiglia imperiale e della società giapponese e pare sia stato uno dei principali artefici del suo matrimonio con la borghese Michiko Shōda avvenuto nel 1959.

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Nel giugno del 1953 Akihito, ancora principe ereditario, rappresenta il Giappone all’incoronazione della regina Elisabetta II. Nella foto la coppia imperiale al pranzo fra “colleghi” organizzato a Windsor per il Giubileo di Diamante.

Akihito abdica fra il dispiacere dei sudditi.

Nonostante i limiti imposti dalla Costituzione nipponica, l’imperatore ha fatto di tutto per riconciliare il paese con il suo passato. Sono storiche le sue scuse a Corea e Cina per i danni causati dall’occupazione giapponese o le numerose dichiarazioni di stima nei confronti della Corea. Nel giugno 2005, l’imperatore visita Saipan, sito di una delle più importanti battaglie della seconda guerra mondiale combattuta fra giugno e luglio del 1944. Akihito e l’imperatrice Michiko, si trattengono in preghiera e depogono fiori presso molti memoriali, rendendo omaggio non solo ai caduti giapponesi, ma anche ai caduti americani, a quelli coreani costretti a combattere per il Giappone, e ai nativi dell’isola.

Il 16 marzo 2011, fatto eccezionale e rarissimo, l’imperatore interviene pubblicamente alla tv giapponese per sostenere le vittime del terremoto e dello tsunami avvenuti cinque giorni prima e per esprimere inquetudine a proposito del pericolo nucleare a Fukushima. Meno di un anno fa, il 15 agosto 2015, in occasione delle cerimonie per il 70mo anniversario dalla fine del secondo conflitto mondiale, Akihito ha epresso il suo “profondo rimorso” per quanto accaduto.

L’analisi della situazione giapponese in vista dell’abdicazione di quello che oggi è considerato un simbolo negli ambienti liberal ed ambientalisti in questo interessante articolo di Giampaolo Visetti di Repubblica.

ps il post è nella sezione foto del giorno perché in realtà sono solo alcune notizie che ho raccolto e “cucinato” negli ultimi giorni. Come vi ho detto non sono esperta di storia e monarchia nipponica però la notizia dell’abdicazione è di quelle che non si possono trascurare. Anche perché il futuro nuovo imperatore ha una sola figlia femmina e stante la legislazione attuale le donne non possono accedere al trono del crisantemo quindi sarà interessante vedere nei prossimi anni se e come verrà affrontato questo problema. 

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