Spose reali, la top ten degli anni 1920-1930

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Dopo il grande successo delle spose reali più o meno recenti torniamo a parlare degli abiti nuziali indossati da regine e principesse ma questa volta ci spostiamo di qualche decennio. Grazie a Laura Maniscalco che ci propone uno straordinario ed interessante sguardo sulla moda delle spose reali negli anni ’20-’30 del Novecento. L’idea del post era nell’aria da un po’ ma le ultime puntate della serie Downton Abbey con due magnifiche spose datate 1926 – lady Mary e lady Edith – ci hanno fatto ripensare intensamente a quegli anni e allo stile particolarissimo e innovativo dell’epoca. Ecco il risultato della riflessione.

Durante i primi Venti anni del Novecento il costume femminile subisce nel giro di pochi anni dei cambiamenti così profondi quali non si erano mai visti nei secoli precedenti : mutamenti legati al nuovo ruolo che la donna cominciava a ricoprire nella società. Una maggiore presenza femminile nel mondo del lavoro comportava, infatti, la necessità di un abbigliamento agile e pratico. Dopo l’opulenza della moda femminile durante la Belle Epoque (o come viene detto nel Regno Unito stile edoardiano) caratterizzata ancora da corsetti definiti, probabilmente impropriamente, “della salute” e vistose gonne a campana, all’improvviso l’abito per signora cambia radicalmente intorno al 1910 e prende una direzione nuova. Secondo alcuni in conseguenza dell’enorme successo dei costumi dei Ballets Russes, scompare il busto rigido e le vesti assumono un andamento morbido, la gonna diritta e persino strettissima alla caviglia, è a volte coperta da una leggera seconda gonna che si ferma poco sotto il ginocchio. Nel 1913 si diffonde poi lo scollo a V che suscita subito grandissimo scandalo sia in campo morale che in campo medico al punto tale che il nuovo capo di abbigliamento viene ribattezzato “la blusa della polmonite”. Anche l’acconciatura si modifica divenendo meno ampia. Le ristrettezze della guerra da un lato e il ruolo sempre più attivo della donna nel mondo del lavoro dall’altro portano nel dopoguerra ad una semplificazione ancora maggiore con abiti dal profilo cilindrico che non evidenziano la vita o altre parti del corpo mentre l’orlo delle gonne sale fino a mostrare il polpaccio. Negli Anni Venti la grande novità è la vita bassa con le gonne che, a partire dal 1925 circa, cominciano ad accorciarsi e ad arrivare al ginocchio.

Le spose reali anni ’20

Se però andiamo nel campo delle spose, e per giunta delle spose reali, i modelli che possiamo ammirare negli Anni Dieci e Venti seguono la moda nella fluidità della linea e in una certa semplicità rispetto ai decenni precedenti ma sono in genere molto più conservativi per quanto riguarda l’orlo e infatti per molte spose reali il vestito continua ed essere lungo con qualche eccezione per quelle più disinvolte come Elena di Orleans, Astrid di Svezia e poche altre.

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La stoffa è quasi sempre la seta e mancano quasi del tutto pizzi e merletti usati esclusivamente nel lungo velo che, fermato ai lati del capo, come una sorta di cuffia (cloche veil) copre del tutto i capelli e buona parte della fronte dove viene posto il diadema o, più spesso, la coroncina di fiori o una fascia. Le Spose Anni Venti e Anni Trenta sono a volte un po’ difficili da ammirare perché le foto disponibili molte volte non permettono di cogliere i dettagli dell’abito che inoltre è molto spesso coperto dagli enormi mazzi di fiori a gambo lungo che usavano allora al posto dei mazzolini entrati in voga successivamente.

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Il primo vestito da nozze reale di questa nuova tendenza è quello di Margarete di Svezia la maggiore delle tre figlie dei principi Ingeborg e Carl di Svezia che sposa nel 1919 il cugino Axel di Danimarca. Si tratta di un vestito delizioso dalla linea fluida, orlo alla caviglia e delicatamente ricamato. L’acconciatura segue la nuovissima moda ma conserva la tradizionale coroncina di mirto delle spose svedesi. Se confrontiamo questo vestito con quello dell’ultimo matrimonio reale prima della guerra, cioè quello di Alessandra di Fife e Arthur di Connaught avvenuto nell’ottobre del 1913, ultimo matrimonio nel quale gli ospiti indossavano ancora abiti di corte, si vede che di mezzo c’è stato un profondo cambiamento.

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Nello stesso anno la giovane granduchessa di Lussemburgo Charlotte sposa Felix di Borbone Parma. Le nozze, le prime di un regnante tenutasi in Lussemburgo, sono di un certo splendore: è la prima documentata apparizione del grande diadema Lussemburgo che copre imponente il velo indossato secondo la nuova moda. Ma la sposa porta molti altri gioielli : una collana di zaffiri e diamanti che poi la nuora userà anche come diadema, e una seconda bellissima collana ad archi intrecciati e pendenti usata come devant de corsage, collana che non mi pare sia ancora in possesso della famiglia granducale. Il vestito, opera della Maison Beer di Parigi, lunghezza alla caviglia, è di pesante seta operata con sopra-gonna e scollo drappeggiato.

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Le spose reali in Romania, Gran Bretagna e Svezia

Fra il ‘21 e il ‘22 si sposano le due figlie della regina Maria di Romania : Elizaveta, e Maria detta Mignon tutte e due con acconciature a banda attorno il capo, nel caso di Mignon si aggiunge una coroncina di mirto, da cui scendono lunghi elementi in seta. Probabilmente ci si voleva ispirare al mondo bizantino ma l’effetto è quasi teatrale se non proprio cinematografico. Le stese acconciature vengono replicate l’anno dopo alla incoronazione dei genitori Maria e Ferdinando.

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Abiti dalla linea diritta e informe pure per le due principali spose inglesi degli anni  Venti: Mary, Princess Royal (1922) e Elizabeth Bowes-Lyon (1923).

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Il vestito di Elisabeth Bowes-Lyon è opera di Madame Handley Seymour sarta di corte della regina madre Mary. L’abito segue i dettami del suo tempo : linea diritta e informe, è piuttosto semplice ma con ricami in argento e perle sul corpetto (qui alcune foto a colori). Il vestito di Mary è più ricco : in seta intessuta in argento con una sopravveste di tulle ricamata con perle e filo d’argento che riporta il motivo della rosa inglese : queen Mary aveva avuto questa stoffa in dono dall’India qualche anno prima. In un’epoca nella quale i diademi in una famiglia reale o semplicemente aristocratica venivano indossati quasi ogni sera, era invece raro che le spose ne indossassero uno per le nozze quando invece si preferiva una coroncina di fiori. Infatti il velo di Mary è tenuto da una corona di boccioli di arancio mentre quello di Elizabeth da una coroncina di mirto.

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Trovo più interessanti i vestiti di Olga di Grecia (moglie dal 1923 di Paul di Yugoslavia futuro reggente per il nipote) e Anna di Orleans (che nel 1927 sposa il cugino Amedeo di Savoia duca delle Puglie, futuro duca d’Aosta ed eroe dell’Amba Alagi) movimentati dall’arricciatura sul lato sinistro e i due vestiti di Astrid di Svezia (1926). Il vestito di Olga di Grecia è il paradigma della sposa anni Venti: linea diritta molto semplice, con velo antico di pizzo molto lungo fermato da un diadema sulla fronte da cui scendono boccioli di arancio. Acconciatura simile per Anna di Orleans che però osa di più presentandosi con un vestito all’altezza del polpaccio.

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La bellissima e romantica Olga di Grecia

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Il duca delle Puglie e la sua sposa, Anna di Orléans

Per Astrid e Leopoldo ci furono due cerimonie : una civile al palazzo reale di Stoccolma e una religiosa nella cattedrale di S. Michele e S. Gudula a Bruxelles. I vestiti di Astrid sono bellissimi in entrambi i casi in particolare quello di Stoccolma con l’orlo a onde e la solita coroncina svedese. Sia la sposa che le damigelle hanno i capelli corti e fra queste ultime, liberate credo per la prima volta anche da veli e coroncine, è Ingrid, cugina della sposa, che avrà questo ruolo in numerose altre occasioni reali comprese le nozze di Martha e quelle di May, figlia di Alice di Athlone dove Ingrid avrà modo di presentare il fratello ad una delle altre damigelle, Sibilla di Coburgo, con le note conseguenze.

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Nel 1929 Harald di Norvegia sposa Martha sorella di Astrid e Margarethe in una cerimonia che doveva anche chiudere la frattura tra Svezia e Norvegia creatasi con la dissoluzione dell’unione del 1905.
Martha indossava un corto abito di lamé bianco argento ricamato con gigli e decorato con perle e paillettes. Sul velo antico di Bruxelles era la tipica coroncina svedese di mirto e fiori di arancio. Mentre lo sposo era “supportato” dal cugino duca di York, le otto damigelle erano quattro svedesi e quattro norvegesi. Il gruppo svedese era guidato, come sempre da Ingrid, mentre il gruppo norvegese era guidato dalla figlia del famoso esploratore Fridtjof Nansen, un vero eroe nazionale che nel 1905, dopo avere mediato le condizioni della separazione dalla Svezia a Londra e a Copenaghen, aveva preso parte ai colloqui per convincere Carl di Danimarca ad accettare la corona norvegese.

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Le spose reali degli anni Trenta

A questo punto un rapido passaggio ai matrimoni Savoia con Mafalda (1925) secondo me la migliore anche per il bellissimo diadema dalle spighe di grano.

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Arriviamo quindi alle nozze di Maria José e Umberto (1930). E’ un po’ difficile valutare questo vestito del quale io personalmente conosco solo due foto e in entrambe l’abito si vede poco. Sappiamo che fu disegnato da Umberto, che è di velluto bianco che all’ultimo momento le maniche furono eliminate (ma era gennaio !!!) e sostituite da lunghi guanti bianchi. Il ricco manto di corte ricamato in oro era lungo cinque metri. Il vestito il se’ si vede poco e l’acconciatura è come soffocata dall’enorme diadema. Lo stesso vale per le nozze di Giovanna nello stesso anno : un manto di corte e un grande diadema ma il vestito non si coglie bene.

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Le spose reali degli Anni Trenta sembrano ripetere fedelmente lo stesso modello : una lunga veste in seta senza ricami o merletti con le maniche lunghe, il tutto di tono piuttosto monacale.

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Sybilla di Sassonia Coburgo

Tra il 1930 e il 1931 le spose reali più belle sono sicuramente le quattro sorelle maggiori di Filippo futuro duca di Edimburgo: Margherita, Cecilia, Sofia e Theodora di Grecia che sposano tutte dei principi tedeschi; altri matrimoni di rilievo nel Gotha sono quelli di Sybilla di Sassonia-Coburgo (1932), Calma di Danimarca (1933), Ingrid di Svezia (1935 d, Giuliana di Olanda (1937). In quasi tutti i casi l’abito di queste spose reali presenta solo piccole varianti a volte (vedi Giuliana e Sofia di Grecia) ci si ispira al peplo in onore, nel caso di Giuliana, del mondo antico rimesso in voga dalla Olimpiadi di Berlino luogo di incontro tra l’erede al trono olandese e il suo sposo.

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Giuliana dei Paesi Bassi

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Cecilia, Sofia e Theodora di Grecia, sorelle del futuro duca di Edimburgo

Solo due vestiti di questo decennio sono completamente diversi : quello delle due cugine Marina di Grecia e Kira Kirillovna di Russia.
L’abito di Marina, che rappresentò all’epoca e anche per molti anni dopo l’ideale dell’abito da sposa, fu ideato dallo stilista Edward Molyneux di Parigi con scollatura drappeggiata e maniche ampie ha il tessuto in pesante lamè di seta di Lione lavorato con il solito motivo delle rose inglesi. Il velo è lo stesso pizzo antico usato dalla madre Elena e dalla sorella Olga e per non essere danneggiato viene poggiato sopra un lungo velo di tulle. Il tutto fermato da una fringe tiara che secondo alcuni è un diadema Romanov e non quello, pressoché identico, regalo di nozze della città di Londra. La lunghezza del manto, 12 piedi viene decisa dalla regina Mary.

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Il vestito di Kira è ancora più interessante in quanto si tratta di un abito di corte della nonna, la granduchessa Maria Alexandrovna. Ma Kira, molti anni prima di Beatrice Borromeo, indossa altri due abiti di nozze uno di Elsa Schiapparelli per le nozze civili, uno di Coco Chanel per le nozze ortodosse e infine l’abito della nonna per la cerimonia luterana l’unico visibile nelle numerose foto attualmente disponibili on line.

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Laura Maniscalco

Oltre a ringraziare l’amica e lettrice Laura (che ci ha regalato molti bellissimi post che vi linko nei commenti) vorrei aggiungere anche una delle spose reali dell’epoca che a me piacciono di più non per l’abito quanto per il marito: Edwina Ashley che nel 1922 sposa lord Louis Mountbatten. L’abito è il solito camicione di raso con una fascia in vita, la cosa più interessante credo sia il copricapo (simile a un cappello indossato in quegli anni dalla regina Mary e immagino anche da altre signore dell’altà società britannica). Le damigelle d’onore che si intravedono nella foto a sinistra sono le nipoti dello sposo, figlie della principessa Alice e di Andrea di Grecia, quindi  le spose che avete visto nell’immagine più in alto.

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Altre due bellissime spose reali di quegli anni sono, secondo me, Isabella d’Orléans Braganza (qui il post dedicato al suo matrimonio e a quello delle figlie) e Ingrid di Svezia che il giorno delle nozze indossa il velo in merletto di Honiton e la spilla con la margherita di brillanti ricordo della madre Margaret di Connaught. Lo stesso gioiello sarà portato dalla figlia Margaretha sull’abito nuziale.

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Fra le mie spose reali preferite di quel periodo c’è anche lady Alice Montagu Douglas Scott figlia del duca di Buccleuch e Queensberry che va all’altare il principe Henry duca di Gloucester ultimogenito di re Giorgio V. Qui trovate molte foto e anche il bozzetto dell’abito in un insolito e originale colore rosa per una fanciulla all’epoca considerata attempata perché quasi trentacinquenne.

NPG x197272; 'The Royal Wedding' (Prince Henry, Duke of Gloucester; Princess Alice, Duchess of Gloucester) by Vandyk, published by J. Beagles & Co

 

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