Spose reali, la (mia) top ten

Spose-reali-Queen

Le spose reali sono la mia passione, da sempre [veramente le spose in generale sono la mia passione, anzi se ci avessi riflettuto su meglio anni fa ne avrei anche potuto fare una professione, ma è andata diversamente e pazienza] perché trovo che abbiano un fascino assolutamente inarrivabile e irresistibile. Abiti straordinari, veli, diademi, cascate di fiori, location da sogno, in un royal wedding contribuisce all’incanto, anche se la fanciulla che viene condotta all’altare non è più tanto in fiore e neanche molto di “primo pelo” come si diceva una volta.  Ma noi non ci formalizziamo, quando c’è l’amore il resto non conta. Siano esse delle spose reali o le ragazze della porta accanto.

La mia passione per i Royal Wedding è diventata anche un libro.

Perché c’è tanta attenzione intorno a queste spose reali di ieri e di oggi? E’ presto detto: in una monarchia le nozze sono un’occasione straordinaria per rispolverare i fasti del passato e ogni volta queste splendide cerimonie risvegliano grandi emozioni, anche se si svolgono in micro-stati dei quali pochi ricordano la collocazione geografica. I militari in parata, il vestito con un lunghissimo strascico disteso lungo la navata, il velo fermato dalla tiara più preziosa, gli squilli delle trombe incantano gli spettatori esattamente come una pioggia di stelle cadenti. Il romantico corteo di una sposa principesca, che si avvia verso il suo destino in una carrozza di cristallo tirata da cavalli e non ha altro riscontro al di fuori delle fiabe, diventa immediatamente qualcosa di molto vero e tangibile. Il royal wedding diventa così un sogno possibile nel quale tutti (o quasi) si vorrebbero immedesimare e allora perché non copiare i piccoli particolari, per esempio i regali offerti in beneficienza di William e Kate, la musica emozionante durante la cerimonia religiosa di Willem Alexander e Maxima dei Paesi Bassi, il romantico ballo di Victoria e Daniel di Svezia, il menù nuziale eco sostenibile e a chilometro zero di Alberto e Charlene di Monaco.

Le spose reali più belle

Ecco quindi – come promesso già da un po’ – la mia top ten, che non sarà proprio ten e soprattutto è in rigoroso ordine sparso perché dopo averle selezionate non sono riuscita a decidere quale fra le spose reali sia la migliore o la mia preferita in assoluto. Così inizio con The Queen che il giorno delle nozze nel 1947 si presenta vestita da Primavera del Botticelli nonostante il brumoso novembre londinese. Che dire? Norman Hartnell, il couturier di fiducia della regina Elisabetta madre della sposa reale, ci aveva visto giusto: il romantico abito della futura sovrana è ancora attualissimo e molto, molto romantico. Anche se Hartnell aveva, come dire, lavorato a risparmio perché l’Inghilterra uscita devastata dalla guerra era in regime di tessera annonaria. Il matrimonio era stato però il primo momento felice dopo tanti drammi e rappresenta, in un certo senso, la rinascita della nazione alla vita e alla gioia. In occasione delle nozze d’oro è stata organizzata una grande mostra a Buckingham Palace

Restando in Inghilterra altro stile e altre linee per una delle spose reali secondo me più affascinanti e più tristi: la principessa Margaret che dopo essere stata costretta a lasciare il grande amore della sua vita, nel maggio del 1960 si accasa con un giovane fotografo alla moda. Non saranno felici e lei avrà una vita sempre un po’ sopra le righe. L’abito di Norman Hartnell in satin di seta è magnifico e molto sontuoso nella sua totale semplicità e inaugura un nuovo stile per le spose reali, molto in linea con il gusto dei primi anni ’60. Il ricco velo è fermato dal bellissimo e immenso diadema Poltimore, un regalo di nozze della principessa, poi venduto dai figli.

Nel 1961 il duca di Kent, cugino della regina ed ex giovanotto scapestrato, sposa la ragazza che gli ha fatto mettere la testa a posto. La cerimonia si svolge nella magnifica ed enorme cattedrale di York è particolarmente fastosa sia per le origini del duca che per la presenza di numerosi ospiti reali (la madre di lui è Marina Grecia e pare che in occasione di questo matrimonia sia iniziata la storia fra Juan Carlos di Borbone e Sofia di Grecia) quindi la sposa Katherine Worsley si veste di conseguenza. L’ampio abito disegnato da John Cavanagh (lo stilista preferito della suocera) è in una leggerissima e vaporosa garza di seta intessuta di lamè che traccia disegni vagamente geometrici; il lunghissimo strascico fa il suo effetto dispiegato lungo la navata, mentre il velo, anch’esso lunghissimo, parte da un piccolo diadema che era appartenuto alla regina Mary, nonna dello sposo. Se volete vedere l’abito in movimento ecco il video della Pathè.

Le spose reali degli anni ’60

Diane d’Orléans ha solo venti anni quando, nel luglio del 1960, sposa con il fasto delle antiche corti tedesche, Karl erede del ducato di Wurtemberg. La figlia dei conti di Parigi è bellissima e indossa una creazione del nuovo e giovanissimo direttore creativo della maison Dior, un certo Yves Saint Laurent che disegna per lei una robe à la francaise, sul modello degli abiti di metà Settecento, ma leggermente più corto davanti, con maniche a tre quarti e con i bordi sontuosamente ricamati. Il diadema nuziale dei duchi di Wurtember ferma il lunghissimo velo.

Nel 1968 il principe ereditario Harald di Norvegia porta all’altare la donna che ama da molti anni e che ha rischiato di non poter sposare; Sonja arriva in chiesa con un abito molto sobio, ma perfettamente in linea con lo stile dell’epoca. Niente a che vedere con lo sfarzo delle spose reali tradizionali ma la futura regina è splendida nella sua totale semplicità che oggi definiremmo minimal-chic.

Spose reali, le rose inglesi

La figlia del duca di Kent è una delle prime spose reali della nuova generazione; bella, bionda, affascinante, per un po’ lady Helen Windsor è stata la preferita dei giornali scandalistici britannici, poi si è sposata con un antiquario ed è diventata una signora elegante, anzi elegantissima perché è una delle donne immagine di Giorgio Armani nel Regno Unito. Il suo abito da sposa però è firmato da Catherine Walker, all’epoca una delle creatrici preferite di Diana.

I figli della principessa Margaret non fanno tecnicamente parte della “famiglia reale”, non hanno titoli dinastici, non hanno ruoli ufficiali, non rappresentano la monarchia, sono dei privati cittadini che portano dei titoli nobiliari inglesi e en passant hanno una zia regina. Elisabetta II, che amava molto la sorella, ha trasferito sui nipoti tutto l’affetto che aveva nei confronti di Margaret scomparsa prematuramente nel 2002. Ecco David, visconte Linley e la sua bella sposa, l’onorevole Serena Stanhope figlia del visconte di Petersham il giorno delle nozze l’8 ottobre 1993. L’abito di lei, creato da Bruce Robbins, ricorda vagamente (nella scollatura e nella forma ampia della gonna) quello della suocera, ma è un tripudio di tulle e satin come di moda nei primi anni ’90. Il diadema è il “paphirus” il cui uso, all’epoca, era concesso a Margaret e che oggi si è rivisto sulla testa di Kate.

La sorella di David, lady Sarah è un’artista e in passato ha lavorato anche come assistente di famosi registi inglesi – per esempio nel film Passage to India di Attemborough – però resta sempre la nipote della regina e quindi le sue nozze con il pittore Daniel Chatto, vengono celebrate nel 1994 in un tono “intermedio”. Jasper Conran crea per lei un abito fluido e leggero in georgette di seta con un bustino stretto e finemente drappeggiato; l’imsieme è sobrio ed elegante nello stesso tempo e nelle linee ricorda un po’ le gonne dei delle dame della corte dei Tudor dipinte da Holbein. Fra i capelli Sara, come tutte le spose reali che si rispettino porta un gioiello di famiglia che però non è un vero e proprio diadema, si tratta infatti di alcune spille floreali di proprietà della principessa Margaret montate per l’occasione in forma di tiara. Bellissimo, ricco e sontuoso il bouquet di rose centifolia, uno dei più belli fra tutti quelli tenuti in mano dalle spose reali di ieri e di oggi.

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Sarà che è stato il primo royal wedding di cui ho memoria televisiva, sarà che nonostante le difficoltà oggettive dell’epoca non ancora mediatica, sono riuscita a raccoglire un bel po’ di ritagli di giornale, ma quello di Anna d’Inghilterra lo ricordo e lo considero un abito molto elegante e molto bello. Un po’ romantico, un po’ medievale, un po’ rinascimentale, è l’opera di una sconosciuta stilista londinese, Susan Small. Da notare il padre della sposa che nel 1973 aveva 52 anni ed era proprio un gran bel signore, quasi più affascinante dello sposo.

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Le spose reali più glamour

Francesca Thyssen, figlia del miliardario Hans Heinz scegli la località austriaca di Mariazell per le sue nozze con l’erede degli Asburgo, Karl, figlio di Otto e nipote di Zita la quale, per fortuna, era già passata a miglior vita. Cosa avrebbe mai detto la rigorosa e quasi monacale ex imperatrice di fronte allo scintillante padre della sposa che presenta vestito da ussaro/ungherese/magiaro/mebro della confraternita della birra? Nelle foto lo stesso semplice e austero dr. Otto von Habsburg, ha un’aria piuttosto perplessa per la mascherata ed evidentemente anche per la scelta del primogenito. Francesca, che arriva compunta con tanto di velo sul viso, messale e rosario, non sembra la scelta migliore per un Asburgo, ma il capo del casato concede la sua benedizione. Detto ciò l’abito è comunque bellissimo e porta la firma di Gianni Versace il quale veste Francesca con un sontuoso robe manteau dall’ampia gonna che nasconde un abito aderente con lo scollo omerale riccamente decorato.

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Clotilde d’Orléans, una delle numerose nipoti dei conti di Parigi, si è sposata in Spagna nel settembre del 1993 e nonostante il caldo dell’Andalusia ha indossato questo bellissimo abito in seta grezza di Christian Dior disegnato per lei da Gianfranco Ferrè all’epoca direttore creativo della maison francese. Clotilde rientra perfettamente nello stile delle spose reali con questo corpetto aderente, con ampia scollatura virginalmente semi celata dal tulle, maniche lunghe e una gonna ampia e sontuosa da vera principessa. Il lunghissimo velo parte da un gioiello di proprietà della nonna paterna, la contessa di Parigi, ed è in realtà un braccialetto di brillanti in stile art déco a cui sono abbinate due spille quadrate, in tutto unito a formare un largo bandeau.

Spose-reali-Clotilde

Dulcis in fundo l’abito che fra tutti quelli indossati dalle spose reali forse è il mio preferito in assoluto (anche se non avrete notato ho una certa predilezione per le gonne ampie), quello indossato da Maxima dei Paesi Bassi nel 2002. La creazione di Valentino è elegantissima, allo stesso tempo sobria ma sfarzosa e si adatta bene alle forme e all’altezza della bella argentina. Amo in particolare la scollatura con il bordo rialzato leggermente staccato dal corpo, le maniche a tre quarti, il tessuto pesante, liscio ma sontuoso e gli inserti di pizzo che si intravedono appena e arricchiscono l’abito senza appesantirlo.

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Altre spose reali

aggiungo qualche altra immagine random perché rileggendo il post me ne sono venute in mentre altre spose reali che posso tranquillamente inserire fra le mie preferite.

Lei per esempio, la adoro anche se Elie Saab non mi fa impazzire, però Claire, moglie del principe Felix del Lussemburgo dal settembtre del 2013, ha un bel sorriso e questo per me fa una sposa bellissima.

Spose-reali-Lux

Una sposa non molto fortunata, visto che le sue due esperienze matrimoniali sono entrambe finite con un divorzio, però i suoi due abiti sono entrambi bellissimi. Il primo l’ho visto dal vivo quando sono stata a Copenhagen poche settimane dopo le nozze reali.

Spose-reali-Alex

Che gli volete dire a Balenciaga? Che magari anche altre spose reali potevavo (e dovevano) fare ricorso alle sue abili mani? Ecco, magari poteva evitare la pelliccia di visone ma per il resto si tratta di un abito straordinariamente bello che rende straordinariamente chic anche una donna che non ha mai fatto della bellezza e dell’essere alla moda un suo cavallo di battaglia. E sui capelli cotonati in pieno mood primi anni ’60 sta bene persino un diadema che non è fra i più belli.

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Un Orléans che si è accasato molto bene è Charles Philippe, abbastanza noto in Francia anche per aver preso parte a un reality. Nel giugno del 2008 il principe, uno dei 39 nipoti dei conti di Parigi, ha portato all’altare Diana Alvares Pereira de Melo duchessa di Cadaval. Nozze da favola in quel di Evora in Portogallo e per l’abito la stilista Carolina Herrera che si è ispirata a un dipinto di Watteau.

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Particolare nella sua semplicità anche l’abito dal sposa della principessa ereditaria di Danimarca Margrethe disegnato appositamente per mettere in risalto dei ricordi di famigli. Il lungo velo e il pizzo ingleso dell’inserto centrale vengono dalla principessa Margaret di Connaught, nipote della regina Vittoria, moglie del futuro Gustavo VI Adolfo di Svezia e nonna della sposa. Sia il velo che la parte centrale del vestito sono stati usati anche da altre spose reali danesi.

Spose-reali-MegDani

Ecco queste sono le mie spose reali preferite, adesso aspetto sia i vostri commenti che i link a quelle che voi avete amato di più. Alle spose reali che vi hanno fatto commuovere, che vi hanno ispirato e fatto sognare.

 

 

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