Sorpresa di fine maggio: Alex, amico romano, lettore e commentatore assiduo, grande appassionato di gioielli si è messo a guardare con attenzione lo scrigno della neo – be’ ormai mica tanto neo, è passato più di un anno – regina Maxìma la quale oltre a godere di riserve familiari pressoché inesauribili ha il vezzo di modificarle e aggiustarle a suo gusto. Ha iniziato con il diadema delle nozze e da allora continua a proporci nuove edizioni di gioie vecchie di almeno un secolo. Buona lettura e grazie ad Alex.
Fra le collezioni di gioielli appartenenti alle case reali europee quella degli Orange-Nassau è senza dubbio fra le più notevoli e rilevanti, ma soprattutto è fra quelle più complete giunte ai nostri giorni. La presenza sul trono dei Paesi Bassi di regine regnanti che si sono succedute senza interruzioni per ben 123 anni è stata fondamentale per il mantenimento e l’ampliamento della collezione, poiché esse non solo hanno provveduto alla conservazione e trasformazione dei pezzi famigliari, ma anche nell’acquisto di nuovi elementi.
Il fattore tuttavia fondamentale grazie al quale oggi la famiglia reale dei Paesi Bassi gode di un grande scrigno cui accedere è stata la decisone negli anni ’60 da parte della regina Giuliana di creare una fondazione nella quale far confluire i pezzi più importanti della famiglia, tramandati da una regina all’altra e spesso giunti in Olanda secoli fa a seguito di matrimoni dinastici o creati per celebrare occasioni solenni della monarchia. Se infatti da quasi un secolo non si è mai posto il problema della spartizione dei gioielli famigliari, essendo quasi tutti confluiti nelle mani della regina Guglielmina ed essendo la regina Giuliana figlia unica, ora a Giuliana si pone il problema di come dividerli fra le sue quattro figlie e, per evitare dispersioni e probabili incomprensioni, decide di seguire l’esempio delle Fondazione Bernadotte creata dai sovrani svedesi e di raccogliere tutti i gioielli più importanti in una fondazione, la Fondazione della Collezione Storica della Casa di Orange-Nassau (Stichting Historische Verzamelingen Huis van Oranje-Nassau). Si decide che il monarca in carica sarà a capo della fondazione e che tutti i membri femminili della famiglia reale potranno usufruirne secondo un ordine di accesso, determinato dal ruolo dinastico rivestito e dagli impegni ufficiali ricoperti, ed è per questo motivo che alcuni pezzi particolarmente importanti vengono indossati unicamente dalla regina regnante e dalla regina consorte. Tramite questa intelligente soluzione la regina Giuliana salva un immenso patrimonio storico e artistico, garantendo a tutte le donne di famiglia delle generazioni presenti e future non la proprietà, ma la possibilità di adornarsi con straordinari gioielli legati alle loro antenate. E’ un espediente talmente ben riuscito che sembra che in seguito verranno aggiunti alla collezione anche nuovi pezzi; ad esempio la regina Beatrice vi inserirà la tiara in diamanti a forma di ghirlanda di alloro ricevuta come dono personale per il suo diciottesimo compleanno.
Se la regina Giuliana ama adornarsi dei numerosi gioielli della collezione indossandoli alternativamente e accostandoli in maniera originale sfruttandone la versalità ed adattabilità, negli ultimi decenni saranno solo la regina Beatrice e la sorella Margriet ad attingere alla collezione, visto il ruolo defilato della sorelle Irene e Christina e l’assenza di altre figure femminili; entrambe le sorelle Beatrice e Margriet sceglieranno con frequenza solo alcuni gioielli, quelli più vicini al loro gusto personale, ma mentre Beatrice, che non ama esibire le parure complete, li indosserà in combinazioni tradizionali, Margriet tenterà in questi ultimi anni alcuni riusciti esperimenti, dimostrando abilità nel variare la scelta dei pezzi e il modo di indossarli.
Ma è proprio nell’ultimo decennio che vengono riscoperti, indossati con fantasia ed innovati anche altri e quasi dimenticati gioielli della collezione, grazie al gusto della principessa Laurentien e soprattutto della principessa prima e regina ora Maxima, amante dei gioielli e abilissima nel creare nuove combinazioni e varianti di essi, guidata da un gusto eccellente e da una personalità decisa che le permettono di padroneggiare questo vasto patrimonio di gioielli senza mai essere eccessiva o fuori ruolo. In molte occasioni, durante il suo ruolo di principessa dei Paesi Bassi, Maxima ha stupito con nuove combinazioni di gioielli e nel tempo ha mostrato padronanza nello scegliere i pezzi della collezione e nell’accostarli uno all’altro, oltre ad aver abbinato ad essi anche pezzi di nuova acquisizione e di sua personale proprietà, di differente valore, spesso originali ed inconsueti, rendendo ancora una volta e evidente la sua grande passione per i gioielli; divenuta regina consorte, Maxima fin dal giorno dell’inaugurazione del marito Willelm Alexander continua a stupirci rivitalizzando pezzi poco visti della collezione e facendoci sperare di poter presto rivedere una fra le più maestose e preziose parure della famiglia: la Diamond House Parure, da decenni nelle casseforti reali.
Il 30 aprile 2013, in occasione dell’inaugurazione del marito Willelm Alexander, Maxima indossa l’importante tiara di diamanti e zaffiri facente parte della parure di diamanti e zaffiri realizzata nel 1881 (Sapphire Parure), su ordine del re Guglielmo III, per la regina Emma, la quale la indosserà il giorno dell’inaugurazione della regina Guglielmina.
La tiara, creata su un disegno di Oscar Masin del 1867 e formata da 655 diamanti sudafricani a taglio brillante per un totale di 242 carati e da 33 zaffiri del Cashmere per un totale di 155 carati, si sviluppa intorno ad un elemento centrale (indossabile anche separatamente) costituito da una spilla appartenuta alla regina Anna Pavlovna, formata da uno zaffiro a taglio cuscino circondato da due zaffiri più piccoli e da cinque diamanti per lato; le parti laterali invece si sviluppano in piccoli archi circondanti ciascuno uno zaffiro, sormontati da un grande diamante e alternati da diamanti disposti a forma di giglio: eliminando l’elemento centrale è prevista la possibilità di unire la parte destra e sinistra per creare una tiara più piccola, una sorta di ornamento per capelli, mai indossata finora. Un’originale caratteristica del gioiello consiste nel fatto che i diamanti apicali sono disposti “en tremblant “, sorretti cioè da molle verticali che ne permettono un leggero movimento, così da catturare la luce e brillare ulteriormente e sempre gli stessi diamanti apicali possono essere smontati e rimontati su un’altra tiara (originariamente sormontata da diamanti scuri), tiara che verrà indossata per la prima volta dalla principessa Mabel il giorno del suo matrimonio.
Maxima, indossando la tiara per la prima volta, apporta una modifica sostanziale: oltre ad avere aggiunto alla struttura di sostegno in platino una parte metallica per renderla più stabile, toglie la parte sommitale centrale costituita da tre diamanti a forma di giglio o di piuma, sostituendola con un unico grande diamante, così da conferire alla tiara linearità nella parte alta, dandole un aspetto più solenne ed equilibrato.
Il 16 aprile 2010, in occasione della cena di gala per il settantesimo compleanno della regina Margrethe II di Danimarca, Maxima indossa una nuova tiara di zaffiri e diamanti: si tratta del collier (choker in origine e poi allungato) facente parte della parure di diamanti e zaffiri creata nel 1881 (Sapphire Parure), su ordine del re Guglielmo III, per la regina Emma.
Il gioiello si compone di una fila di piccoli diamanti sormontati alternativamente da zaffiri circondati da diamanti disposti secondo due C specchiate, sormontate a loro volta da altri piccoli diamanti e alternate da piccoli gigli, seguendo un disegno delicato e leggero, seppur elaborato. Al collier, privato della parte posteriore in diamanti e ora tiara grazie ad una semplice struttura metallica, sono stati aggiunti alla sommità cinque elementi romboidali, ognuno dei quali costituiti da uno zaffiro centrale circondato da diamanti, provenienti da un altro collier, quello facente parte delle parure regalata dalla popolazione dei Paesi Bassi alla regina Guglielmina nel 1901 (Queen Wihelmina’s Wedding Gift Parure) come dono di nozze; quest’ultimo collier fu poi smantellato, data la sua imponenza, per ordine della regina Giuliana nel 1962, anno della morte della regina Guglielmina, per creare nuovi gioielli più facilmente indossabili da offrire alle proprie figlie a ricordo della nonna scomparsa, fra i quali anche gli orecchini indossati da Maxima il giorno dell’inaugurazione di Willelm Alexander.
La nuova tiara di diamanti e zaffiri fu indossata per la prima volta nel 2009 non da Maxima, bensì dalla principessa Margriet, che la indosserà anche in occasioni successive, e che ancora una volta dimostra, al pari di Maxima, notevole abilità nel reinterpretare i gioielli di famiglia.
Irene dei Paesi Bassi
Il 4 aprile 2014, in occasione della cena di gala offerta dai sovrani dei Paesi Bassi ai sovrani di Svezia per celebrare i 400 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi, la regina Maxima indossa per la prima volta un gioiello storico della casa d’Orange: il devant de corsage di diamanti e zaffiri della regina Emma. Ricevuto come dono di fidanzamento da Guglielmo III nel 1878 e aggiunto in seguito alla parure di diamanti e zaffiri questo meraviglioso gioiello a forma di fiocco a tre volute contiene un enorme zaffiro ovale di taglio cuscino circondato da un giro di diamanti (e adagiato all’interno di un altro giro di diamanti) appartenuto alla regina Anna Pavlovna più un altro zaffiro pendente più piccolo, sempre ovale, staccabile.Per l’evento Maxima sceglie di indossare il gioiello senza il pendente e soprattutto di sostituire lo zaffiro centrale circondato da diamanti con un grande quarzo citrino ovale perfettamente inseribile proveniente da un’altra spilla già indossata da Maxima (Diamond and Citrine Brooch), creando di fatto un nuovo inaspettato gioiello.
Il grande zaffiro ovale è stato in passato indossato separatamente più volte: dalla regina Giuliana, dalle figlie Beatrice e da Margriet. Per dimensione, forma e colore può essere anche confuso con il grande zaffiro rettangolare che abbinato ad una piccola spilla in diamanti a forma di fiocco (Small Diamond Bow Brooch) Maxima porta il 25 gennaio 2002 durante una cena di gala nei giorni precedenti al proprio matrimonio e il giorno dell’inaugurazione del marito Willem Alexander.
Il primo febbraio 2014, a Rotterdam, il giorno successivo al settantaseiesimo compleanno della regina Beatrice, si celebrano i trentatre anni di regno della ex sovrana, festeggiamento che era stato rinviato a seguito della morte del principe Friso. Per l’evento Maxima indossa la Diamond and Sapphire Bow Brooch o Stomacher, una grande spilla in diamanti a forma di fiocco con al centro uno zaffiro rettangolare circondato da diamanti, alla quale può essere o meno sospeso un altro notevole zaffiro dalla forma ovale sempre circondato da diamanti.
Lunga circa 14 centimetri, la spilla fu creata per la regina Guglielmina fra il 1895 e il 1900 utilizzando gli zaffiri della regina Anna Pavlovna ed è stata indossata per l’ultima volta dalla regina Beatrice nel 1981 durante la sua visita di stato in Lussemburgo; Maxima sceglie di indossarla senza lo zaffiro pendente e all’altezza della vita, in una posizione insolita ma di grande effetto, abbinandola ad uno dei due bracciali della Wedding Gift Parure della regina Guglielmina (unici pezzi rimasti intatti e solo lievemente modificati della parure) e agli orecchini a forma di 8 creati nel 1962 con la pietre della Wedding Gift Parure e indossabili in varie combinazioni.
Alessandro Calabresi
I- segue
Copyright foto: Getty Images, P.P.E.
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63 Commenti
@Alex
Grazie per il piacevolissimo e “splendente” reportage….ma grazie anche alle signore Orange Nassau che non perdono occasione di indossare, e esibire in modo impeccabile, le loro gioie!
Grazie, grazie, grazie a te Marina ed a A. Calabresi per questo splendido post che considero un po’ un cadeau di compleanno essendo nata a fine maggio, ed essendo un’estimatrice della Regina Maxima e della Maison Orange- Nassau. Be e’ proprio il caso di dire W Maxima e urrah pure per la Principessa Magriet ed il loro innato buongusto. Un caloroso saluto.
@ Ale senza dubbio Carlo vorrà cambiare molte cose e avrà già dei progetti precisi, il tempo per elaborarli lo ha avuto e senz’altro toccherà anche i bene architettonici della famiglia, che Elisabetta, corta di maniche come è, ha forse trascurato. Non sono sicuro che Elisabetta abbia riacquistato i gioielli della sorella perchè finora si è rivista solo la Papyrus Tiara, che non sappiamo se fosse proprietà personale di Margareth o se ne avesse solo l’utilizzo esclusivo; non sappiamo nemmeno che fine abbia fatto la Teck Crescent Tiara e soprattutto il collier, se sia stato venduto o rientrato nelle casseforti reali come gioiello storico della famiglia.
Alex, ne avevamo già parlato in qualche altro post, ma comunque pare che la Teck Crescent Tiara sia a disposione di Camilla.
http://orderofsplendor.blogspot.it/2011/04/tiara-thursday-teck-tiaras.html
Alessandro (Aigrette) sembra di sì ma non sono sicuro che l’abbia mai indossata pubblicamente; gira una foto su internet ma credo sia un fotomontaggio.
Da tempo attendo questo post. Io sono un’estimatrice di Maxima e dell’intera Casa Reale Olandese. Penso che abbiano la più vasta e preziosa collezione di gioielli di tutte le attuali case regnanti. Credo, inoltre, che grazie a Maxima e alla sua passione per i gioielli possiamo, ancora di più, apprezzare questo tesoro inestimabile.
Più volte mi sono chiesta come faccia Maxima a scegliere di volta in volta quali indossare e come modificarli per l’occasione… Ma per scoprirlo dovremmo vivere nel backstage di questa Regina unica.
Grazie Alex e Marina.
Attendo il prossimo post.
@ Grazie Luka e speriamo continuino semore a stupirci.
@ Caterina auguri!
Alex@ grazie. Marina @ chiedo conferma, mi sembra di aver capito che dal principato Il Principe Alberto e la Principessa Charlene siano in attesa di un figlio per gennaio se così fosse i migliori auguri alla coppia Principesca.
si si, ho anche scritto un post al volo.
Complimenti per il bellissimo ed interessantissimo post! Per me Maxima è una magnifica Regina consorte. Mi è sempre piaciuta! Mi piace ancora di più perché anch’io amo molto i gioielli e la storia che ognuno di loro cela. Trovo anch’io unica la capacità di Maxima di far uscire dalle casseforti reali questi meravigliosi gioielli e la sua straordinaria capacità nel rielaborarli di volta in volta!!! Ricordo come aveva indossato e dove, le spille nell’abito al matrimonio del Lussemburgo!! Ho sempre adorato anche il cappello”fagianesco “!!!!
@ Dinora grazie e nella seconda parte ne parleremo ancora 😉
@ Eleonora grazie, sono contento di vaer risposto ad una tua aspettativa.
In realtà i gioielli olandesi non sono i più numerosi ed imponenti perchè nessuno è in grado di superare la collezione inglese, considerando i gioielli personali di Elisabetta, ma a rigore anche quelli della duchessa di Cornovaglia e dei cugini della regina; poi ci sono anche i gioielli della Corona, assenti nei Paesi Bassi. Elisabetta ha così tanti gioielli che alcuni non li ha mai indossati ed altri solamente poche volte nel corso della vita, privilegiando quelli a cui è più affezionata; spesso in occasioni di visite di stato ha indossato delle parure che le erano state regalate e che mai aveva indossato prima e penso ai vari doni degli emiri.
Anche in Svezia la collezione è molto vasta e con pezzi di grande importanza storica e materiale e se non ci fossero state dispersioni di stupendi pezzi in Norvegia e Danimarca (dispersioni che in Olanda non sono avvenute), oggi sarebbe ancora più importante.
La collezione olandese è comunque molto vasta e come dicevamo ha due peculiarità: quella di essere rimasta integra da molto tempo e quella di essere utilizzata con grande fantasia e numerosissime variazioni, specialmente ora grazie a Maxima, mentre negli altri paesi, ad eccezione di Mary di Danimarca, le donne reali sono state piuttosto tradizionaliste nell’indosare i loro gioielli (ad esempio Silvia di Svezia non ha mai giocato con la sua parure di zaffiri, magari alleggerendo in qualche occasione il collier dei vari pendenti).
Forse non è il post più adatto, ma visto che si parla di gioielli e pietre preziose lo scrivo qui.
Ieri sera alle 22:00 su Fine Living (canale 49) è partita una serie-documentario dal titolo “All’inseguimento della pietra preziosa”. Si parla di come un gruppo di esperti, vada alla ricerca di pietre preziose in alcune parti del mondo. Di certo il programma è stato romanzato e reso accattivante, ma è un buono spunto per noi che amiamo le pietre preziose.
Questa sera sullo stesso canale alle 21:10 è in replica la prima puntata dedicata all’acquamarina del Madagascar.
Buona serata. 😉
@ Alessandro (Aigrette) grazie per l’informazione, stasera cercherò di vederlo.
@Alessandro aigrette…ho visto il programma e l’ho trovato interessante..per i miei gusti, forse un po’ troppo corto…io lo avrei visto , fino all’infinito! …però che mestiere pericoloso quello del cercatore di pietre…tante cose che faceva quel tizio, io avrei avuto una strizza terribile! andare i giro di notte, con gente che non conosci, che non sai dove ti porta, con tutti quei soldi, in tasca…mammma, che paura!
Che acquamarina, eh? un sassolino !
@elettra, è la caratteristica di tutti i programmi di quel canale, è normale che noi avremmo preferito qualcosa che durasse di più! 😀
L’ acquamarina da 10 chili era veramente un bel sassolino!
Prossimo appuntamento domenica 15 Giugno ore 22:00 Smeraldi in Colombia, miniere di Muzo.
@alessandro e @elettra – Sono riuscita a vederlo anch’io! Concordo con il “mamma che paura!”, un rischio dietro l’altro, tra muoversi per le strade, cambio valuta, attenzione a falsi e autentici, trattative … Molto interessante poter vedere i luoghi, il lavoro superfaticoso di chi scava e setaccia quotidianamente sotto il sole da mattina a sera. Per domenica sera ho già segnato in agenda i miei adorati smeraldi! Ieri sera ho visto il commento di @alessandro che saranno state le 21, ho acceso la tv sul 49 … ma prima dell’inseguimento della pietra preziosa mi sono messa all’inseguimento del canale tv, visto che da me è sul 60 😉 Trovato giusto in tempo!
Lo scrivo qui perché si parla di Maxima oggi giornataccia per la regina d’Olanda
stasera partita Olanda/Argentina il suo paese natale e quello di cui è regina… immagino i commenti della stampa comunque andrà si faranno illazioni su quello che proverà….
Qualcuno ha visto la rassegna stampa olandese ?
Nessuno in casa è patito per calcio, ma i mondiali si seguono: ovvio che si spera in Argentina in finale.Ma Olanda mi sa che ha anche buone chances.
Generalmente mondiali concidono con periodo di viaggi, piccola vacanze o visite da amici all’estero.
Voglio solo ricordare due episodi: anni fa attraversavo piazza in città dell’Austria e vedevo tanti bambini con maglia azzurra , mi dicevo che strano tutti questi turisti dall’italia in giugno…erano tutti bimbetti austriaci..Una voltA UN barista mi offri persino un caffè dicendo ” questa sera vinciamo noi”, gli chiesi se fosse di origine italiana, mi disse nemmno un poco, ma ai mondiali sono italiano come la maggioranza qui. Non ebbi coraggio di dire che in casa si tifa molto per argentina o comunque si pensa vinca il migliore.!
Quindici giorni fa mio marito in giro per stessa città con figlio sentì urLA belluine provenire da un locale, c’era Ghana-Germania, convinti avesse segnato la Germania misero naso dentro..scene incredibili di giubilo…aveva segnato il Ghana.Fu così colpito che me lo raccontò per telefono e io dissi: se sono del GHana per chi vuoi che tifino..mi rispose erano tutti locali, puro dialetto stiriano i commenti.In effetti, quando hanno tifato una volta per la grande Germania gli è andata così male ..ma così male che se lo ricordano ancora.Mi riferisco all’Anschluss!
Mi son dimenticata una …inezia: oggi è festa nazionale argentina, il 9 luglio 1816 a Tucuman ci fu la proclamazione dell’indipenza ( la seconda, ma sarebbe lugo spiegare) contro i re di Spagna. La Argentina era sul nascere, non esisteva come entità attuale.
Non è forse il post giusto, ma visto che comunque si parla di gioielli….
http://www.sothebys.com/pdf/2014/L14051/index.html
Oggi a Londra oltre alle riproduzioni di due delle corone inglesi, sono in vendita parecchi pezzi antichi, amo molto i lotti 28,29,30 e la fantastica paure del lotto 58.
Se qualcuno vuole partecipare all’asta… 😉
Noi intanto ci auguriamo così una buona giornata.
@Alessandro aigrette…avverti prima, però, quando posti certe immagini!…subito dopo pranzo uno rischia di rimanerci! 😉
tu hai delle preferenze??beato te! io divorerei tutto senza lasciare neanche le briciole…sono senza fiato! …anche solo per vedere..chi viene a Londra con me , con il primo aereo che parte???????
noto che ti piace il micro-mosaico….bellissima particolarissima tecnica che dà all’oggetto l’idea di una miniatura a pittura..il micro-mosaico nasce a roma, dall’idea di giacomo raffaelli,e si produce con paste vitree di gioielleria sin dal 1700, le sottilissime bacchette di colori diversi, a seconda degli elementi che contengono,si accostano le une alle altre e con una leggera fusione delle stesse si accostano i colori sin da formare i disegni con tutte le loro sfumature
dapprima si cominciò a lavorare con opere di una certa grandezza, poi con bacchette di silice colorata sempre più sottili, che permettevano tessere sempre più piccole, fino ad arrivare a certe opere di grande maestria , pazienza e bellezza, come quelle che si vedono anche in queste pagine..i Petochi furono famosi per avere , al loro servizio,degli orafi esperti in quest’arte con cui hanno assemblato collier ,spille, orecchini e anelli, bracciali, che molto spesso riproducono i luoghi più famosi e storici di roma…molti dei quali oggi spariti, per nuove opere di urbanizzazione
Le micro-formelle sono anche più piccole di 1mm e dopo ottenuto il disegno, vengono stuccate e lucidate fino ad assumere l’aspetto di un dipinto..la stuccatura è altrettanto importante quanto lo è l’assemblaggio delle tessere, poichè, come è facile intuire, se mai per caso, una sola formella si dovesse staccare, lascerebbe la possibilità di muoversi e staccarsi anche a quelle vicine e così via, con effetto domino
Ecco alcune opere in micro-mosaico, con la quale tecnica, ripresa anche a sorrento e Venezia, -le famose murrine- si decorano anche mobili e quadri….a seguire le bacchettine di paste vitree e un po’ di tecnica
http://www.verdiniantichita.it/P/34/GALLERY-VERDINI/MICROMOSAICI-ROMANI/Piano-in-micromosaico-soggetto-floreale.html
http://www.galleriatanca.it/micromosaico-il-tempio-del-sole/
http://www.traversarimosaici.it/micromosaico.html
@ Elettra, veramente mi riferivo alla grande collana di ametiste con i due bracciali gemelli, alla parure di granati e all’altra parue, altrettanto bella di citrini.
Non disdegno affatto il micromosaico, anzi, hai fatto bene a parlarne, è una delle peculiarità della nostra bella Roma, si diffuse in mezza Europa come “Cadeau de Voyage del Grand Tour” e raggiunse livelli eccelsi in casa Petochi.
… è partito il commento prima che finissi…..
http://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2014/fine-jewels-l14051/lot.58.html
questa la parure di citrini, aggiudicata per 4.385 euro, o giù di lì, che a dirti la verità non mi sembra neanche un prezzo esagerato.
http://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2014/fine-jewels-l14051/lot.28.html
questa la collana di ametiste volata via a 8.700 euro circa
http://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2014/fine-jewels-l14051/lot.30.html
questa la parure di granati, che da quello che ho capito non ha avuto offerte.
Apertura del parlamento olandese, Maxima in rosso e con le perle! 😉
http://thecourtjeweller.blogspot.it/2014/09/prinsjesdag-jewels.html#more