Mountbatten story… and wedding

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Mountbatten story, ma in che senso?!?!? Ma come Mountbatten chi? Sono anni e anni che parlo di lord Louis Mountbatten, l’ultimo viceré dell’India, eroe di guerra, zio materno del duca di Edimburgo, nonno onorario del principe di Galles, confidente della regina, marito di una delle donne più ricche e originali della prima metà del Novecento e ancora c’è chi mi chiede “Mountbatten chi?!?!?”. No dai, è un colpo al cuore questo, così con due giorni di ritardo – causa impegno domenicale fuori sede per un’iniziativa di cui presto vi parlerò – eccomi qua a raccontarvi per filo e per segno quasi tutto ciò che è noto (ma anche qualche retroscena) di quello che la stampa inglese ha definito non il royal ma il “social wedding” dell’anno. E ne ha ben donde a definirlo così in quanto alle nozze dell’Onorevole Alexandra Knatchbull non solo c’era un parterre reale a comunciare dalla stessa sovrana (sorridente e rilassata nonostante il colpo del Brexit per il cui risultato pare si sia infuriata) ma la sposa è stata condotta lungo la navata della abbazia di Romsey dal principe di Galles in persona. Un onore che è toccato a poche fanciulle (anzi se non erro a nessuna) e a tutti è suonato strano per non dire insolito in quanto il padre della elegante Alexandra è vivo e vegeto ed era anche presente. Ma andiamo con ordine, facendo un passo indietro. Un lungo passo indietro per ricostruire la Mountbatten story

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Mountbatten story, la sposa e il principe Carlo

Mountbatten story, l’ultimo viceré

Lord Louis Mountbatten, ultimogenito del principe Louis di Battemberg (diventato Mountbatten nel 1917 nell’ondata di anglicizazione di nomi troppo teutonici voluta da re Giorgio V in piena guerra mondiale) e della principessa Vittoria di Assia-Darmstadt, viene al mondo nel 1900 ed è l’ultimo pronipote che la regina Vittoria tiene fra le braccia. La vita spericolata, fantastica, reale ma non proprio, di questo personaggio affascinante e si, bisogna ammetterlo, anche parecchio controverso, la trovate in tre parti qua, qua e qua, ma in realtà non mi sono mai soffermata sulla sua vasta discendenza. Lord Louis ed Edwina hanno avuto due figlie, lady Patricia Mountbatten e lady Pamela Mountbatten (il trattamento di lady spetta loro di diritto in quanto figlie di un conte, visto che Louis dopo la Seconda guerra mondiale viene creato earl Mountbatten of Burma) che sposano rispettivamente John Knatchbull lord Brabourne e David Hicks. Nel 1946 la futura regina è una delle damigelle d’onore di Patricia Mountbatten, e proprio durante le nozze viene fotografata per la prima volta vicino a Filippo di Grecia, cugino della sposa e già suo innamorato più o meno segreto.

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Patricia e Lord Brabourne, che era stato aiutante di campo di Mountbatten in India e poi, smessa la divisa, diventa un famoso produttore cinematografico e televisivo (avete presente Passage to India?), si attengono alle vecchie usanze e mettono al mondo ben sette figli: Norton, Michael John, Joanna, Amanda, Philip e i gemelli Nicholas e Timothy. Nell’attendato del 27 agosto 1979 perdono la vita oltre a lord Luis, alla madre di lord Brabourne e a un giovane marinaio irlandese, anche uno dei gemelli, Nicholas, mentre Timothy resta gravemente ferito come i suoi genitori, lord e lady Brabourne.

Due mesi dopo l’attentato, nell’ottobre del 1979, nella abbazia di Romsey, dove lord Louis è sepolto, si svolge un evento lieto: Norton Knatchbull, che dalla morte del nonno porta il titolo di lord Romsey (mentre alla madre passa quello di contessa Mountbatten) sposa la fidanzata Penelope Eastwood la quale, oltre ad essere una ragazza chic, possiede un considerevole patrimonio in quanto figlia di un ex macellaio inventore della catena Angus SteackHouse.

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Gli eredi di lord Mountbatten, la Mountbatten story prosegue

Oltre al titolo Norton riceve dal nonno anche la splendida proprietà di Broadlands nello Hampshire, con la tenuta di 6000 acri e la dimora palladiana dove l’ultimo viceré dell’India riceveva con splendore re, regine, artisti e uomini politici. Nella pace e nell’isolamento campestre di Broadlands (che oggi è LA dimora di Mountbatten, ma in realtà viene dall’eredità paterna di Edwina Ashley perché, diciamolo, lord Louis quando si sposa non ha un soldo bucato) passeranno la loro luna di miele la principessa Elisabetta e il principe Filippo e poi Carlo e Diana. All’epoca lord e lady Romsey fanno parte della cerchia ristretta degli amici intimi del principe Carlo e a quanto si dice Penny Romsey aveva avvisato il principe che Diana non era pronta a prendere sulle sue giovani spalle il peso di un matrimonio reale tanto impegnativo e carico di aspettative. Norton, tenuto a battesimo dal principe Filippo, sarà uno dei padrini del principe William, come sua madre lo era stata di Carlo. A sua volta il principe di Galles sarà testimone di lord Romsey il giorno delle nozze e padrino del primogenito Nicholas, in un intreccio di parentele, affetti, amicizie e legami che si consolidano e si confermano di generazione in generazione.

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La Cresima del principe William con i padrini e le madrine, lord Romsey è l’ultimo a destra

Dopo Nicholas, lord e lady Romsey avranno Alexandra (nata nel 1983, figlioccia di Diana) e Leonora che si ammala di leucemia e muore a cinque anni nel 1991; qualche mese prima aveva fatto una struggente apparizione al balcone di Buckingham Palace durante il Trooping the Colours di quell’anno. La perdita della bambina, unita ai pesantissimi problemi di tossicodipendenza del figlio maggiore (che viene più volte arrestato per possesso di crack ed eroina) contribuiscono alla crisi della coppia. Nicholas ha un anno più di William e, fra l’altro, quando quest’ultimo entra a Eton il cugino gli viene affiancato per aiutare il suo inserimento nella scuola, ma viste le pessima china presa dal ragazzo, viene ben presto allontanato ed escluso dall’entourage dell’erede in seconda.

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Il Trooping del 1991, la piccola Leonora è l’ultima a destra, davanti a Diana. Lord e lady Romsey sono fra il principe Filippo e la duchessa di Kent

Nel 2010 colpo di scena: quello che dopo la morte del padre è lord Brabourne, perde la testa per un’affascinante vedova residente alle Bahamas e si trasferisce all’Equatore con il suo nuovo amore lasciando alla moglie la gestione, per lui diventata un peso, della tenuta e della casa.  La relazione dura poco e già nel 2014 la stampa inglese riferisce che il nipote di lord Mountbatten è tornato all’ovile. O meglio in una dépendance dell’ovile perché lady Brabourne, la quale negli anni di abbandono da parte del marito, non solo ha amministrato con competenza e abilità la grande proprietà ma si è fatta carico con notevole aplomb di tutti gli impegni sociali (compreso quello di High Steward dell’abbazia di Romsey) legati da sempre alla famiglia Mountbatten, pare non abbia riammesso il fedifrago sotto il tetto coniugale. In questo difficile frangente la commoner ma sempre perfetta, elegante e discreta lady Brabourne ha avuto l’appoggio incondizionato della famiglia reale, Elisabetta II in testa. Penny e sua figlia Alexandra vengono viste spesso nelle residenze reali e non c’è evento ufficiale della monarchia o della famiglia reale a cui lady Brabourne non sia stata invitata. Inoltre per anni Penelope è stata partner del duca di Edimburgo nelle gare di attelage, cioè di guida delle carrozze. La regina pare sia molto affezionata a Penny Brabourne che ammira per il modo in cui ha tenuto insieme la famiglia, facendo anche il possibile perché la vita a Broadlands andasse avanti come al solito nonostante il tradimento del marito. Certo Norton è amico del principe di Galles e gli è stato molto vicino ai tempi difficili del collegio di Gordonstoun e per la sovrana è impossibile dimenticare le tragedie che hanno colpito i Mountbatten, ma la vicenda ha segnato in modo indelebile le sue relazioni con la famiglia reale.

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Mountbatten story, Penelope e il duca di Edimburgo

Qualcuno si è chiesto come mai lady Brabourne non abbia chiesto il divorzio ma gli osservatori reali concordano sul fatto che per la donna sarebbe troppo doloroso lasciare Broadlands e non solo per tutto l’impegno profuso nella cura della dimora: su un’altura a qualche centinaio di metri dall’edificio principale è sepolta, per volontà stessa della madre, la piccola Leonora.

Oggi Nicholas Knatchbull pare abbia superato la vicenda della tossicodipendenza (anzi sembra che l’uscita dal tunnel abbia coinciso con la partenza del padre), è un digital artist e ha una piccola azienda con la quale lavora per il cinema, ma nonostante il recupero appare improbabile che in futuro gli sarà affidata la gestione di Broadlands, ruolo che dovrebbe essere affidato alla sorella Alexandra, la sposa di sabato appunto.

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Mountbatten story, gli sposi

Elegante e raffinata l’Onorevole Alexandra Knatchbull possiede dal canto suo un curriculum impeccabile: ha studiato teologia ad Oxford è una “forensic accountant” e ha un suo importante studio di consulenze aziendali a Londra; inoltre si sta facendo carico di molti degli impegni sociali dei Mountbatten fra cui la presidenza della Mountbatten School fondata dal bisnonno e dell’importante gruppo scout locale. Lo sposo Thomas Hooper è invece il direttore della Third Space Learning.

Mountbatten story con wedding

Ecco quindi i retroscena del matrimonio non ufficialmente royal ma in realtà molto royal che è stato celebrato sabato 25 giugno, una data particolarmente cara al cuore dei Romsey perché giorno di nascita del bisnonno e anche della piccola Leonora.  Attorno alla sposa, elegantissima in un abito molto semplice di seta pesante con un lungo strascico e un velo ricamato trattenuto dalla Mountbatten Stars Tiara (che ha una storia bellissima a cui penso sia il caso di dedicare un post a parte) si sono raccolti la regina Elisabetta, il principe Filippo, la principessa Anna, il re e la regina di Grecia, la regina di Spagna con la sorella Irene (io credo che queste ultime non siano propriamente legate ai Mountbatten, ma forse invitate in quanto sorelle di re Costantino), il principe Hassam di Giordania come la moglie Servath e naturalmente il principe di Galles il quale ha condotto la sposa all’altare. Un ingresso davvero a sorpresa e tutti se ne sono chiesti il motivo? In fondo il padre era presente e poteva portarla lui la figlia verso il promesso sposo.

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La spiegazione ufficiale è stata che Norton è malato non avrebbe avuto la forza di percorrere tutta la chiesa, ma qualcuno ha ricordato che earl Spencer, pur reduce da un ictus, percorse barcollante tutta la lunghissima navata di Saint Paul pur di dare il braccio alla figlia Diana. Infatti c’è chi sospetta che questa scelta sia la diretta conseguenza di rapporti difficili, per non dire inesistenti, fra padre e figlia.

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Lord e lady Brabourne, genitori della sposa. Penelope Brabourne è la mamma della sposa più elegante, chic e perfetta degli ultimi 50 anni. Secondo me.

Qui trovate molte foto degli ospiti, fra cui il fratello della sposa, Nicholas; molte foto dell’arrivo degli ospiti le trovate qua, scorrendo le le immagini più piccole (e devo dire che mentre le ospiti di una certa età hanno fatto sfoggio di eleganza le giovani invitate si sono presentate con il cappello di rigore ma un po’ come viene viene), però nel frattempo ecco una piccola selezione delle presenze reali. Qui sotto il re di Grecia e la regina di Spagna.

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La principessa Anna e nella foto accanto la contessa Mountbatten di Birmania, nonna della sposa.

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Il principe Hassan di Giordania con la moglie

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Mountbatten story, la regina e il duca di Edimburgo

Copyright foto: Getty Images e Daily Mail

PS: Il post, come dicevo sopra arriva con due giorni di ritardo rispetto alle nozze il che, per l’epoca dei social e delle notizie cotte e mangiate con due foto e due righe di informazioni, può sembrare una scelta senza senso. In realtà come ho spiegato più volte, io nasco e voglio restare una blogger (anche una giornalista, più o meno ma su questo magari ci ragioniamo un’altra volta) che scrive per passione e con passione e che prima di scrivere studia e si documenta. Il blog AltezzaReale è nato con l’obiettivo di raccontare la cronaca e la storia dei reli e non voglio venire meno all’impegno preso con i miei lettori (che lasciatemelo dire con un moto d’orgoglio, ma sono sempre di più, quindi grazie a tutti!!!);  ovviamente il blog è anche sui social ma i post veri sono solo qua anche se arrivano in ritardo. Ma sono sicura che mi perdonerete.

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