Alla scoperta della reggia di Monza

L’attacco del post potrebbe trarre in inganno, ma è solo colpa mia. La nostra carissima amica/lettrice/commentatrice Chloe-Claudia mi ha mandato le sue impressioni sulla reggia di Monza appena restaurata e io, che sono talmente indietro con tutto da dover cambiare fuso orario, pubblico solo ora. Abbiate pazienza e godetevi questo viaggio in uno straordinario luogo reale.

1 Villa Reale di Monza

L’ultima e soleggiata domenica di settembre, dopo mesi in trepidante attesa, ho potuto ammirare l’esito dell’eccellente lavoro di restauro, durato poco più di due anni, che ha riportato al meritato splendore la Villa Reale di Monza, dopo oltre un secolo di incuria e abbandono.
Dall’8 al 18 settembre la reggia ha spalancato le porte al pubblico con ingresso libero e gratuito, ottenendo un enorme successo con migliaia di visitatori ogni giorno. L’apertura straordinaria è proseguita con altri dieci giorni di visite guidate in occasione dell’annuale appuntamento con “Ville Aperte in Brianza”, che hanno registrato come previsto il tutto esaurito. Dal 1 ottobre l’apertura definitiva.

3 Atrio
L’Atrio

I lavori, curati da Nuova Villa Reale Monza Spa, hanno preso il via ufficialmente il 5 marzo 2012, e hanno interessato il corpo centrale della villa, con un ingente intervento di consolidamento strutturale e messa in sicurezza, e di restauro conservativo degli ambienti in disuso. Valore complessivo dell’intervento di ristrutturazione, oltre 24 milioni di euro. Nel rispetto dei tempi previsti e del budget stabilito, la conclusione dei lavori è stata salutata con una cerimonia pubblica giovedì 26 giugno 2014 nelle sale di rappresentanza della reggia.

4 Salone d'onore (1)
Il Salone d’onore

Il capolavoro del Piermarini, costruito tra il 1777 e il 1780 per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, è testimone dei fasti asburgici, al cui interno si colloca la parentesi napoleonica, e, da ultimo, sabaudi.

5 Salone d'onore
Un altro scorcio del Salone d’onore

Nel 1868 è dono di re Vittorio Emanuele II per le nozze del figlio Umberto con Margherita di Savoia, i quali, per rispetto al sovrano, scelgono di non apportare subito al complesso le modifiche desiderate, e solamente dopo la sua scomparsa affidano agli architetti Achille Majnoni d’Intignano, Luigi Tarantola e al marchese di Villamarina i lavori di adeguamento strutturale della reggia e le consistenti trasformazioni nella distribuzione delle stanze e negli apparati decorativi degli interni, che caratterizzano l’aspetto attuale. Il destino della villa è però indissolubilmente legato al regicidio del 29 luglio 1900, che chiude per sempre il regale capitolo. E’ l’inizio di un secolo di abbandono, gran parte degli arredi è trasferita al Quirinale e il progressivo declino è aggravato dai molteplici usi durante le due guerre mondiali e da installazioni ed esposizioni artistiche che contribuiscono a danneggiarne gli ambienti. Verso la fine degli anni Novanta si avvia il progetto di recupero che prende forma nel 2003 e il 20 luglio 2009 le istituzioni proprietarie danno vita al Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, nuovo soggetto unitario per promuovere, valorizzare e gestire il complesso.

6 Sala da pranzo di rappresentanza
Sala da pranzo o di rappresentanza

La visita guidata a cui ho partecipato, alla scoperta degli interni oggetto di restauro e alla riscoperta di quelli da me già visitati in precedenti occasioni, si è svolta nell’arco di due ore: un’immersione effimera in un complesso così vasto, ma un’esperienza intensa per ammirare in anteprima il nuovo volto della reggia e poter immaginarne i fasti lasciandosi guidare dalle tracce rimaste.

7 Salotto della regina Margherita
Salotto della regina Margherita

La visita ha ufficialmente inizio al primo piano nobile della villa: l’elegante scalinata esterna conduce all’ampio atrio dove ci accoglie un lampadario-lanterna con simboli e motto di Casa Savoia, quasi a custodia dell’intero palazzo. Pochi passi e si è subito attirati nell’immenso spazio del salone delle feste a doppia altezza, con i suoi cinque magnifici lampadari di cristallo, la prima delle stanze di rappresentanza in stile neoclassico attraverso le quali si snoda il percorso, spoglie di arredi, ma al contempo ricche di stucchi e decori raffinati e pavimenti superbi.
Sempre al primo piano, anch’essi già aperti al pubblico negli ultimi anni, gli appartamenti privati di re Umberto I e della regina Margherita e la magnifica biblioteca lignea costituiscono il fulcro della visita: una vera e propria immersione in un’affascinante sequenza di ambienti, gli unici che conservano parte del prezioso patrimonio originale di arredi fissi, mobili, suppellettili e quadri, che evocano le suggestioni del quotidiano della residenza privilegiata dei sovrani. Le più recenti modifiche hanno riguardato l’allestimento del tutto nuovo di alcune stanze, con l’integrazione di arredi storici restaurati provenienti dalla reggia stessa e da altre residenze reali.

8 Boudoir della regina Margherita
Boudoir della regina Margherita

Percorrere il magnifico scalone d’onore per accedere al secondo piano nobile, che accoglie gli appartamenti privati degli ospiti, equivale a iniziare la seconda parte del viaggio, entrare nel cuore dei restauri, in un susseguirsi emozionante di sorprese e scoperte: un autentico miracolo, se si pensa alle immagini che testimoniano lo stato di assoluto degrado in cui versavano questi spazi fino a pochi mesi fa. Qui sono collocati gli appartamenti degli Imperatori di Germania, riallestiti in occasione del soggiorno monzese di Guglielmo II e della consorte Augusta Vittoria nel 1889, e sul lato opposto i due appartamenti contigui del Principe di Napoli, il futuro Vittorio Emanuele III, e della duchessa di Genova, madre della regina Margherita.

11 Camera di Umberto I
Camera di Umberto I

Tutti gli ambienti sono completamente privi di arredi, ad eccezione di una sola e interessante armadiatura in legno, ma il colpo d’occhio percorrendo una dopo l’altra l’infilata di stanze è unico. L’attenzione si focalizza così su tutti i particolari originari riemersi e restaurati a regola d’arte, autentici capolavori: porte e sovrapporte, specchiere, camini, soffitti, pavimenti lignei intarsiati. Tanti piccoli dettagli da scoprire.

9 Appartamento di Umberto I, sala delle udienze (o del trono)
Appartamento di Umberto I, sala delle udienze (o del trono)

L’ultimo piano della villa, il Belvedere, costituito da ambienti semplici destinati alla servitù che si occupava degli ospiti, è stato oggetto di un intervento di recupero differente: si è scelto di lasciare a vista non solo le possenti travi di legno del tetto dagli intrecci intricati, ma anche i tubi in acciaio dei nuovi impianti di aerazione, e ricreare le murature in mattoni nelle parti mancanti. Ma il Belvedere, come suggerisce il nome, è soprattutto uno straordinario punto di osservazione privilegiato: le finestre guidano il visitatore a un’impagabile vista mozzafiato sia sul viale alberato d’accesso alla reggia, sia sull’immensità del parco retrostante.

17 Vista dal Belvedere sul viale d'accesso alla villa (lavori in corso nell'avancorte)
Vista dal Belvedere sul viale d’accesso alla villa (lavori in corso nell’avancorte)

Per i prossimi 22 anni, Nuova Villa Reale Monza Spa si occuperà della gestione degli spazi restaurati, avvalendosi sia della collaborazione di un comitato scientifico, che di un comitato di vigilanza e controllo che garantisca la qualità e l’efficienza della gestione.
Questa la destinazione d’uso degli spazi. Al piano terra, dove sono stati riportati alla luce sulle pareti i grandi mosaici liberty, si trovano i servizi di accoglienza per il pubblico, il bookshop e un’area dedicata alla ristorazione.
Gli ambienti di rappresentanza al primo piano possono ospitare eventi, manifestazioni, convegni e workshop, mentre gli appartamenti privati dei sovrani, gestiti direttamente dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, si rivelano ai visitatori come museo di se stessi.
Il secondo piano accoglie installazioni espositive di natura più stabile (dal 30 ottobre è in corso la mostra fotografica “Steve McCurry oltre lo sguardo”), infine la Triennale di Milano prenderà casa al Belvedere, dove aprirà un’esposizione permanente dedicata al design, organizzando mostre a tema e corsi di formazione.

12 Biblioteca ... e le porcellane di Meissen
Biblioteca … e le porcellane di Meissen

A mio avviso è essenziale porre l’accento sull’eccellente lavoro di restauro conservativo che ha permesso di riportare alla luce ciò che sembrava irrimediabilmente perduto. La speranza condivisa è che si possa recuperare una parte degli arredi originari che attualmente si trovano al Quirinale in modo che possano avere in queste stanze una felice collocazione, e che sia sempre rispettata in futuro la vocazione culturale di questo complesso dal potenziale altissimo.
Un invito a scoprire la Villa Reale di Monza, che è rinata come luogo vivo e forte punto di riferimento per arte, cultura e attività istituzionali, proiettato verso Expo 2015, di cui sarà la sede di rappresentanza ufficiale.

Chloe/Claudia

Per approfondire:
Il sito ufficiale della reggia: http://www.reggiadimonza.it/
Il sito ufficiale di Nuova Villa Reale Monza Spa che ha curato i lavori, in cui ci sono moltissime informazioni sui restauri: http://www.nuovavillarealemonza.com/
Il video conclusivo e celebrativo pubblicato da Nuova Villa Reale Monza Spa con il prima, il durante e il dopo dei restauri (molto preciso, oltre che suggestivo e d’impatto): http://www.youtube.com/watch?v=QP1wYO2iE6M

Previous Post

Gemelli al balcone: la presentazione ufficiale di Jacques e Gabriella

Next Post

William, Kate e Harry, live su Twitter

error: Content is protected !!