Sulla malvagità di Lucrezia Borgia…

Lucrezia_Borgia

…si è detto di tutto e di più, ma nel libro di cui sopra non c’è. E non per caso, ma dopo lunga riflessione – con la mia straordinaria editor, Anna, che non finirò mai di ringraziare – e attenta valutazione dell’indice e dei personaggi. Ma il capitolo era bello che pronto per essere inserito nel manoscritto. Così visto che stamattina parto per Padova e Mestre (e con la mia solita fortuna meteorologica dopo il freddo di Torino a metà maggio e il diluvio di Roma a fine dello stesso mese mi becco in pieno “Ade” che nel nord-est farà strage) vi lascio un “pensierino”: il capitolo su Lucrezia che dopo aver letto le poche righe di “attacco” qui sotto potete stampare in formato pdf e infilare fra le pagine delle Regine e delle principesse più malvagie della storia, se l’avete, come una vera e propria appendice. Buona lettura e… per saperne di più sul castello estense di Ferrara dove Lucrezia visse da sposa del duca Alfonso cliccate qua, mentre se volete scoprire la ricetta delle famose tagliatelle a lei dedicate andate qui.

Il 23 dicembre 1588 Enrico di Lorena duca di Guisa, uno degli uomini più intolleranti, feroci e intransigenti della sua epoca, capo incontrastato della “Lega cattolica”, viene ucciso a Blois per ordine del re di Francia. Poche ore dopo il suo corpo – insieme a quello del fratello il cardinale di Lorena – è fatto a pezzi e bruciato in uno degli immensi camini del castello, poi le ceneri sono sparse al vento. L’arrogante e potentissimo duca di Guisa, quello che sedici anni prima è stato uno degli “animatori” della tragica notte di San Bartolomeo, ha sfidato, con i suoi sogni di gloria e di potere, il re di Francia Enrico III. L’ultimo dei Valois non ha eredi diretti, ma non sopporta l’idea che questo presuntuoso lontano parente della famiglia reale possa anche solo sognare di arrampicarsi sul trono. Totalmente privo di scrupoli, l’ambizioso Enrico di Guisa, le balafré lo sfregiato per via di una cicatrice che gli attraversa il viso, la crudeltà evidentemente ce l’aveva nel sangue e forse gli era arrivata dalla bisnonna italiana: la duchessa di Ferrara, Lucrezia Borgia.

Perché i Borgia, pur essendo il periodo in cui vivono ed operano, estremamente violento si fanno notare. In questa inquietante famiglia, dove tutto è concesso pur di arrivare i propri obiettivi (Adriana de Mila non mette forse la nuora, la bellissima Giulia Farnese, nel letto del cugino pontefice ottenendone una vasta serie di benefici?), Lucrezia, la figlia di papa Alessandro VI, la sorella di Cesare, nasce, cresce, si forma, apprende a sopravvivere. Ma a guardare bene la sua non lunga esistenza, a leggere lettere, resoconti, testimoniante dirette ed indirette, a scorrere passo passo i suoi giorni trascorsi nella depravata – ma colta – corte papale e poi a nella elegante e raffinata Ferrara, Lucrezia finisce con l’apparire non certo quel mostro di cui tanto si è favoleggiato, ma neanche una santa donna.

LucreziaBorgia (per scaricare il file cliccate sul nome, poi scegliete l’opzione salva e dovrebbe finire direttamente nella cartella dei download)

Le regine e le principesse più malvagie della storia Newton Compton editori lo trovate qua

… e c’è anche la storia di Giovanni Sforza per breve tempo marito di Lucrezia, la trovate qua

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