Willem-Alexander e Maxima, i nuovi sovrani dei Paesi Bassi

Cerimonia2Adolescente un po’ scapestrato e poi giovane uomo decisamente “vivace”, il nuovo re dei Paesi Bassi ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada la donna perfetta (o quasi, se non fosse per quella brutta storia del passato paterno) e oggi accanto a lei, raggiante ed emozionata è salito al trono. Una funzione tutta di rappresentanza la sua, ma anche essere solo testimonial è un lavoro impegnativo e soprattutto bisogna esserci portati. Lui, Willem-Alexander di Orange-Nassau sembra che ci sappia fare, ma il suo atout principale è senza dubbio questa moglie, bella, sorridente, innamorata, felice con gli altri e con se stessa, che si chiama Maxìma o più familiarmente Max.

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Dicono che Alex (così lo chiamano tutti e per questo regnerà con il doppio nome e non con il più dinastico Willem) sia simpatico, caloroso, sempre di buon umore e poco preoccupato dal protocollo reale tanto che le sue uscite fra la gente sono sempre molto allegre e spontanee, ma non oggi. Emozione e tensione hanno avuto partita vinta sia durante la cerimonia della mattina, quando un paio di firme hanno sancito la fine del regno della madre Beatrice e l’inizio del suo, che nel pomeriggio durante l’insediamento ufficiale davanti alla famiglia in grande spolvero, agli ospiti reali (per la maggior parte ex colleghi principi ereditari e qualche monarca capitato per caso o forse per sbaglio Alberto di Monaco ma non te l’avevano detto che dovevi mandare l’erede al trono?), al Governo e ai rappresentanti delle Province Unite.

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Willem-Alexander e Maxima nuovi sovrani dei Paesi Bassi

Dicono che Beatrice sia una donna dal carattere difficile, di certo è una che ha saputo farsi da parte scegliendo di andare in pensione, ma in compenso ha avuto la gioia immensa di vedere suo figlio diventare re, di ascoltare emozionatissima e orgogliosa il suo discorso di insediamento e di sentire l’affetto della gente che la rimpiangerà di sicuro perché lei è la nazione. Di sicuro questa donna decisa, che ha saputo imporre le sue scelte (quella di un marito tedesco quando il ricordo della guerra era troppo vicino anche con un drammatico sciopero della fame), che ha ripulito l’immagine della monarchia dopo gli scandali dell’epoca Juliana-Bernard (dalla guaritrice stile Rasputin alle mazzette) e ha sofferto la perdita di un marito molto amato, è anche una mamma affettuosa per i figli e per le nuore con le quali sembra avere un legame particolarmente stretto. Sia con Maxìma accolta a braccia aperte fin da subito che con la sfortunata Mabel (la moglie di Friso, il figlio in coma dopo un incidente sugli sci) a cui ha sempre tenuto stretta la mano. Adesso Beatrice potrà dedicarsi quasi a tempo pieno ai suoi otto amatissimi nipoti (sette bambine e un solo maschio), ma sembra che la tragedia di Friso non sia estranea alla scelta di abdicare.

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Quanto al resto che dire di questo primo pomeriggio indimenticabile – grazie a internet e allo streaming che se dovessimo stare qua ad aspettare la tv di Stato … – e sicuramente emozionante anche da distanza?

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Giuramento

Che le bambine Amalia la nuova principessa ereditaria e le sorelline Alexia e Ariane erano una piccola meraviglia, perfette ed emozionate al punto giusto, ma molto comprese del loro ruolo e vestite in tinta con la mamma e la nonna. Che Maxima era stupendissima e super regale in blu cobalto (e non lo dico solo perché il blu è il mio colore preferito) e zaffiri. Nell’abito il giovane stilista olandese Jan Taminiau (il quale ha già creato per lei modelli abiti, in particolare quello folgorante per la cena di gala che ha preceduto le nozze del principe ereditario del Lussemburgo) ha saputo coniugare uno stile semplice con decorazioni raffinate e la maestosità del cappa con spalline importanti che era un po’ il parallelo del manto di Willem-Alexander. La tiara (dopo tanti si, no, forse, è solo consorte) è la famosa TIARA MELLERIO, fino ad oggi indossata solo dalle regine in carica e che per l’occasione è stata lievemente modificata (grazie ad @Alessandro che me l’ha fatto notare) togliendo l’aigrette di tre brillanti sulla cima (una specie di fiore di giglio stilizzato che forma una punta) e sostituendola con un altro grosso solitario. Realizzato nel 1881 dal parigino Mellerio detto Meller (celebre gioielliere, fornitore delle case reali) questo favoloso diadema, in cui sono incastonati 655 diamanti sudafricani per complessivi 242 carati, è il pezzo forte di una straordinaria parure di zaffiri e diamanti offerta alla giovane regina Emma dal marito re Guglielmo III. Dell’insieme fanno parte, oltre allo splendido diadema, un collier, un devant de corsage e due braccialetti. La tiara (per cui Mellerio usa un disegno del 1867 di un altro gioielliere francese Oscar Massin) ha una base formata da 30 (o 31) zaffiri del Cachemire, incastonati al centro di motivi romboidali e separati tra loro da fiori di giglio stilizzati in diamanti. Il motivo centrale, removibile, composto da un grande zaffiro taglio cuscino (del peso di 44 carati e dall’incredibile color fiordaliso) circondato da diamanti e da due altri zaffiri più piccoli, era una spilla appartenuta alla granduchessa Anna Pavlovna, moglie di Guglielmo II. La fila dei motivi romboidali è sormontata da sottili steli realizzati con la tecnica delle papilles tremblantes. Questi steli a loro volta hanno sulla punta ventotto enormi solitari che tremano al minimo movimento della testa creando un effetto molto particolare. La regina Emma lascia la preziosa parure direttamente alla nipote Juliana, infatti la regina Wilhelmina non porterà mai il diadema ma, considerandolo troppo pesante, verso il 1928 fa sostituire la montatura in oro con una più leggera in platino. Juliana e Beatrice useranno spesso questi magnifici gioielli, ma la seconda eviterà di indossare i tutti insieme i pezzi della parure. Nel 2004 Mabel Wisse Smit per le sue nozze con Johan Friso, secondo figlio di Beatrice, porta una versione semplificata e ridotta della tiara di zaffiri e diamanti. Mellerio ha fornito infatti anche una “armatura” più piccola e leggera, una specie di scheletro al quale possono essere incastonati singoli brillanti in gradazione a formare un gioiello piccolo, elegante e semplicissimo che Mabel ha riutilizzato anche ieri sera per la cena di gala. L’acconciatura di Maxima ha messo splendidamente in evidenza, in tutti i suoi dettagli, il diadema che invece fra i capelli cotonati di Beatrice finiva un po’ con lo sparire. La modifica, cioè l’eliminazione dell’aigrette con i tre diamanti ha reso il diadema più simile a una corona.

 per il resto, ospiti eccellenti, outfit, parenti, varie ed eventuali vi rimando a domani… e intanto i video

la cerimonia

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=n-k5fvasVqg

la crociera sui canali

http://www.youtube.com/watch?v=cmUWsXDVJr0&feature=player_embedded

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Nelle foto sopra e sotto Juliana con la tiara Mellerio

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Nelle due ultime immagini potete vedere la modifica 

copyright foto: Hola.com, Getty Imamges, Zimbio, PPE

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