Londra, Buckingham Palace e i diamanti della regina

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Fa un certo effetto passare dallo splendore lussuoso delle stanze ufficiali a questo salone, tappezzato di nero e avvolto nella penombra. Ma lì nel buio quasi totale a parte le luci delle vetrine ed in religioso silenzio sono LORO i veri protagonisti assoluti, i diamanti della regina. E lasciano senza fiato. Perché, al di là del valore intrinseco e decisamente incalcolabile, i diamanti di Elisabetta II simboleggiano il prestigio della nazione attraverso lo splendore dei suoi sovrani, da Giorgio IV lo stravagante Reggente (si proprio quello dello stile Regency di tanti quartieri londinesi) ad oggi. Il diamante, pietra perfetta, difficile da scalfire e preziosissima diventa così il simbolo tangibile della potenza, sono ornamento, ma anche asserzione di un’autorità che, a partire dalla regina Vittoria, non è solo puro e semplice esercizio di potere, ma anche sacro dovere.

Cullinan

Per l’esposizione del giubileo – che sono riuscita a vedere, non mi sembra vero, ma ce l’ho fatta cinque giorni prima della chiusura – The Queen ha infatti tirato fuori dalla cassaforte reale alcuni pezzi emblematici che la rappresentano in quanto sovrana e nello stesso tempo sono legati in modo indissolubile a personaggi chiave della famiglia, dalla regina Vittoria a Mary la nonna della sovrana, severissima e austera, ma anche infaticabile accumulatrice di gioielli e soprattutto acquirente accorta in un’epoca in cui i Romanov in fuga e gli eredi dei regni cancellati dalla caduta dell’Impero tedesco vendevano i loro beni per due soldi.

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In mostra per la prima volta proprio nell’anno del giubileo di diamante durante la ormai tradizionale e molto attesa apertura estiva di Buckingham Palace, una raccolta di gioie personalissime e molto amate (in tutto c’erano qualcosa come 10 mila diamanti fra grandi, anzi enormi, e piccoli) dalla sovrana che però fanno anche parte dell’immaginario collettivo. Come il diadema delle “Girls” che, da qualche decennio, Elisabetta indossa nel ritratto riprodotto sulle banconote o il “diamond diadem” uno dei preferiti della regina Elisabetta.”Si tratta di un gioiello molto familiare – spiega la curatrice della mostra Caroline de Guitaut – creato per l’incoronazione di re Giorgio IV, nel 1821, è legato all’attuale sovrana, perché lei l’ha indossato nel percorso da Buckingham Palace all’abbazia di Westminster nel giorno dell’incoronazione, nel 1953, e lo indossa ogni anno all’apertura del Parlamento. È così familiare da comparire nei ritratti della regina e persino sui francobolli”.

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La parte del leone l’ha fatta ovviamente il celebre Cullinan con tre spille, il pendente di un collier e un anello nel quale è stata incastonata la più “piccola” (4.4 carati) delle nove pietre ricavate dal blocco originario. Ma anche per i diademi, il kokoshnik della regina Alexandra e la Delhi Durbar c’è una sola parola: S-T-U-P-E-N-D-I. Sono fatti per impressionare, riflettere la luce, abbagliare chiunque si trovi nelle vicinanze. Il diadema non è l’unico gioiello raro in esposizione: c’è anche la corona di diamanti appartenuta alla regina Vittoria, nonché la collana indossata per l’incoronazione dalla regina Alessandra nel 1901, dalla regina Mary nel 1911 e da Elizabeth, futura Queen Mum, nel 1937.

Girls

Emozionante? Si, senza dubbio per la magnificenza, per la bellezza, per il fatto di poter guardare da vicino – si vabbè dietro ad una vetrina blindatissima – gioielli normalmente visti indosso alla regina**.  In più c’è sempre la suggestione di un palazzo che è la casa di Elisabetta II, dove lei vive e riceve gli invitati di riguardo visto che uno dei ruoli della sovrana è proprio quello dell’ospitalità che riveste una funzione diplomatica importante. Buckingham Palace è aperto – da venti anni esatti – solo poche settimane all’anno, ma un tour audioguidato nella dimora privata della regina, vale assolutamente la pena. Gli State Appartements sono non solo magnifici, ma anche facilissimamente riconoscibili da chi ama il genere “royal”. Insomma non dico che vi sentirete a casa, ma quasi.

EII-Bond

Il corridoio lungo il quale sono passati The Queen e James Bond nella celebre videoclip è quello tappezzato dai ritratti di famiglia (fra cui la tela di Winterhalter con la giovane regina Vittoria con Alberto e cinque dei loro figli visibile sulla destra), l’ingresso principale che ha fatto da sfondo a tante spose in procinto di scendere dalla loro carrozza nuziale, la scalinata con appesi al muro molti volti noti, Hannover e Sassonia Coburgo. E poi la sala da ballo, il salone del trono, famoso perché sfondo alle foto ufficiali con gli sposi reali, i mobili che evocano stili ed epoche, i regali degli ospiti celebri esposti con nonchalance sui tavoli e i trumeau, le sale ognuna in un colore diverso con oggetti e tappeti rigorosamente abbinati, uno sfarzo spesso esagerato che però non infastidisce. Dalla regina ci si aspetta questo, la regina deve essere regale. Ma il bello è che ovunque la sensazione è quella appunto di una casa vissuta e non di un museo congelato nel ricordo del passato glorioso. Qui ci si abita e quella, si quella là – indica la voce dell’audioguida – è la porta segreta che conduce agli appartamenti privati e grazie alla quale la regina può “materializzarsi” nel salone pieno di ospiti. Piccolo coup de theâtre di una anziana signora che, come ampiamente dimostra il video con Bond-Craig, ha anche un notevole senso dell’umorismo.

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Volete saperne di più sui diamanti della regina? Bene allora restate connessi, un post dedicato è in arrivo nei prossimi giorni, e mentre aspettate la storia del Cullinan e dei “chips” di Mary è qua.

* I gioielli della Corona – le “regalie” – sono sempre alla Torre di Londra con l’inevitabile contorno di turisti vocianti, corvi inquietanti e fila interminabile, il tutto a 18 sterline circa. Meritano una visita, ma preparatevi spiritualmente 🙂

** persino l’esimio mio consorte si è entusiasmato e si che a lui i diamanti interessano quanto a me la Juve 🙂

NB Le immagini dei gioielli e delle stanze, purtroppo, sono solo quelle ufficiali, perché all’interno di Buckingham Palace è vietato fare foto e riprese video. Privacy e sicurezza prima di tutto e i custodi seminati in gran numero qua e là non transigono. Vietato anche tirare fuori dalla borsa il cellulare per leggere un sms. Le foto che seguono sono mie e si vede 🙂

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Mi piace arrivare da questo lato – venendo con la metro da Bayswater che è la fermata più vicina al nostro hotel. A Londra sono stata meno  spesso rispetto alla mia amata Parigi, ma ho già preso delle abitudini e sono un po’ preoccupata, mi sta piacendo quasi più della Ville Lumière.

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Bello anche con il tempo un po’ così… e più suggestivo chessò di Versailles per esempio (ommioddio che cosa sto scrivendo…?!?!) perché non è un museo, ma una casa.

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In formato very turista – giacca husky da battaglia che non trovavo più causa trasloco, borsa di Mary Poppins a tracolla che la mia amica Giulia disapprova con tutte le sue forze ma io trovo così pratica e soprattutto, dato il clima, impermeabile – e very happy!

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Il retro di Buckingham e il parco dove si svolgono i famosi garden party e che è in parte percorribile, dopo una immancabile sosta allo shop…

Scoiattoli

Dopo l’omaggio alla regina questa è la mia attività preferita a Londra, dar da mangiare agli scoiattoli  (e in mancanza quando ci sono cani in giro, perché cani britannici sono cacciatori of course, anatre, papere, cigni e altri volatili)  i quali, ho scoperto, non amano né i croissant, né il pane che amorevolmente rubo ogni mattina al breakfast. Ok mi organizzerò con le noccioline. Avete idea se Ryanair fa passare la frutta secca nel bagaglio a mano 😉 ?

Oyster

La Oyster Card dello scorso anno non ce la siamo portata dietro perché credevamo fosse scaduta – e invece vale per sempre – così ne abbiamo fatta una nuova a Liverpool Station appena sbarcati dal trenino (trenino, mi raccomando, lasciate perdere i bus che ci mette un secolo) che avevamo preso a Stansted. Stupenda, vero? E’ appoggiata su un bicchiere di birra debitamente scolato perché, nonostante io beva solo acqua (e un po’ di vino, se buono e se c’è un’occasione speciale) a Londra mi accade di assumere liquidi praticamente solo sotto forma di birra. Aiuto….

Ho ancora un paio di foto da scaricare… bellissime 🙂

Ah ho scoperto di amare Londra oltre che per la presenza della regina, degli scoiattoli, dei parchi, anche per i musical. Questa volta siamo andati a vedere Mamma Mia e dal bellissimo teatro Ivor Novello a Covent Garden siamo usciti cantando e ballando. Non dico altro.

nei link che qui sotto le foto ufficiali e alcuni video.

http://www.royalcollection.org.uk/exhibitions/summer-opening-of-buckingham-palace-diamonds-a-jubilee-celebration

http://www.youtube.com/watch?v=xNZ_DRahMSo&feature=related

http://www.tmnews.it/web/sezioni/videonews/20120629_video_15413280.shtml

http://www.youtube.com/watch?v=jUH8hL3i_kM (per questo link ringrazio Laura) è un documentario della BBC e fa parte di una serie sui palazzi reali, molto interessante.

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