A Venaria Reale diademi e gioielli reali. In mostra i capolavori degli orafi italiani per la Corte Sabauda

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La Reggia di Venaria Reale mette in mostra i gioielli storici della Corte Sabauda, ma il principe Vittorio Emanuele di Savoia prima concorda il prestito di un diadema appartenuto alla regina Margherita e poi fa dietrofront. “Privando l’esposizione – spiegano i curatori Stefano Papi, esperto di gioielli, e da Tomaso Ricardi di Netro storico – di un’opera simbolica in quanto immagine emblema dell’evento”. Il prestito gratuito, del diadema e di un paio di orecchini, “era stato concordato da tempo” fanno sapere dalla Venaria Reale, e la decisione improvvisa ha lasciato tutti abbastanza interdetti.

Nonostante ciò la rassegna ospitata nella reggia di Venaria Reale (fino al prossimo 10 gennaio info qui) resta un grande appuntamento per gli appassionati perché presenta in un unicum straordinario i gioielli della Corte Sabauda realizzati a partire dall’Ottocento dai migliori orafi italiani, insieme ad analoghe splendide opere del Sei e Settecento conservate intatte nel Santuario di Oropa.

La Venaria Reale presenta così una nuova tappa nel suo percorso di riscoperta degli usi, degli oggetti e delle tradizioni sabaude. Accanto a questi ci sono i gioielli “civili” che la devozione del popolo, dell’aristocrazia e della famiglia reale donarono nei secoli alla Madonna d’Oropa, il grande santuario sulle montagne di Biella che dominava, fisicamente e spiritualmente, tutto l’alto Piemonte. I più antichi risalgono al Seicento, i più moderni al Novecento. Gli orafi piemontesi, partendo da modelli a loro contemporanei, crearono questi monili per ornare la statua della Madonna, incastonando fede e devozione in giochi delicati di metalli e pietre preziose.Lo sfarzo e la magnificenza, attraverso i quali si esplicita il prestigio dello Stato e della dinastia, verranno rievocati attraverso i grandi ritratti di parata e busti in marmo delle regine e delle principesse d’Italia, ornate dei loro gioielli, realizzati dai migliori ritrattisti italiani quali Giacomo Grosso e Pietro Canonica.

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I gioielli sono esposti nel cosiddetto “snodo garoviano”, le quattro grandi sale di rappresentanza che precedono la Galleria Grande realizzate all’inizio del Settecento, dove si svolgevano le grandi cerimonie della corte sabauda.

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Dall’estro creativo-tecnologico di Riccardo Mazza nascono tre “tableaux vivants” con i ritratti delle regine Margherita e di Maria José di Savoia che si illuminano, attraverso particolari proiezioni sulle speciali lastre in alluminio di grandi dimensioni (150×150 cm), per offrire ai visitatori tutta la brillante e seducente bellezza di diademi, pendenti e collier della Real Casa.

Diademi e Gioielli Reali.
Capolavori dell’arte orafa italiana per la Corte Sabauda
Reggia di Venaria Reale (To) fino al 10 gennaio 2010

informazioni e prenotazioni: tel. +39 011 4992333

catalogo Daniela Piazza Editore

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